venerdì 3 maggio 2013

DOMENICA 5 MAGGIO PARTE LA SECONDA EDIZIONE DI "PASSEGGI SEGRETI" ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DELLA COSTA D'AMALFI



Si ripropone, ancora quest’anno, sotto il titolo “Passeggi segreti”, il ciclo di escursioni in Costa d’Amalfi, fatto di percorsi paesaggistici, d’arte, di storia e natura, che da maggio a ottobre accompagneranno residenti e turisti alla scoperta delle bellezze meno note della Costiera. La prima cosa che m’è venuto da esclamare, guardando la foto inviatami da Giovanna Dell’Isola, insieme con il comunicato stampa, è “Mamma d’ o Càrmene, quant’è bella!”, riferita a questa immagine di Amalfi, non comune, presa dall’alto della montagna, dove inizia il suo corso la Valle delle Ferriere. Il progetto, ideato dalle associazioni La feluca e Amici di Maiori in collaborazione con il Comune di Maiori, e patrocinato dalla Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi, comprende escursioni di carattere naturalistico, visite a centri storici, ad ambienti rurali ed a realtà tradizionali. A ogni appuntamento saranno presenti uno o più esperti che ne potranno illustrare gli aspetti più significativi.
Si comincia domenica 5 maggio con la passeggiata dedicata ad “Amalfi tra cultura e natura” sotto la guida del professore Giuseppe Gargano, co-direttore scientifico del Centro di Cultura e Storia Amalfitana: un itinerario senza alcuna difficoltà della durata di circa 4 ore tra percorso urbano, scale e sentiero. Partenza dalla piazza Umberto I di Atrani. Dopo una breve salita, si giunge a via S. Maria delle Signore (così detta in ricordo del monastero benedettino femminile di S. Maria Dominarum, già maschile dei Ss. Cirico e Giulitta; poi, dal 1155, indicata come “Via Nova”). Di qui, tra panorami superbi ed antiche scale, ci si porta al cimitero monumentale di Amalfi. La struttura, caratterizzata da un colonnato in tufo costruito nel secondo decennio del XIX secolo, occupa il posto del monastero benedettino femminile fondato dal duca Mansone I e dedicato a S. Lorenzo del Piano. Proseguendo nel cuore antico della città, tra volte in muratura e suggestivi scorci panoramici,  si raggiunge piazza dello Spirito Santo, dove fa bella mostra l’antica fontana detta “d’ ‘a capa ‘e ciuccio” ad indicare con ogni probabilità la sua originaria funzione di abbeveratoio per animali. Dalla vicina porta urbana del X secolo si procede verso sud, attraversando la “Via de li Pili”, l’arteria porticata che conduceva verso la parte bassa della città prima della copertura del fiume (anni ’70 del XIII secolo) e della conseguente realizzazione della “Ruga Nova”. Dopo aver visitato un caratteristico bagno arabo, si passa nella sezione occidentale della città, attraversando alcuni rioni medievali, dove sono tuttora presenti le vestigia delle case-azienda nobiliari. Quindi si arriva nella “Platea Fabrorum” (cosiddetta “miez ‘e Ferrare”, ora piazza dei Dogi) e nella contrada Vallenula (‘ncopp’ Vagliènnola), dove è possibile conoscere elementi urbanistici e architettonici bizantini.
Uscendo, poi, dalla porta della Marina (già “Porta de Sandala”), si visiterà l’arsenale, che indubbiamente costituisce la principale testimonianza del glorioso passato marinaro  di Amalfi. In tale struttura, originariamente estesa fino all’attuale banchina, trova adesso collocazione ll Museo della Bussola e del Ducato marinaro di Amalfi,  nato nel 2010 grazie all'impegno del Comune e del Centro di Cultura e Storia amalfitana.
Per coloro che non sono stanchi e hanno ancora desiderio di conoscere la storia delle attività produttive amalfitane – sottolinea il comunicato stampa -, si consiglia di ritornare in via Lorenzo d’Amalfi e di continuare la passeggiata attraverso il corso principale, fino a raggiungere il Museo della Carta, dove, in un’atmosfera d’epoca, si potrà assistere all’intero processo mediante il quale, nei secoli passati, si produceva la famosa carta a mano di Amalfi.
Per conoscere, inoltre, i luoghi e le strutture dove avveniva questa attività così importante e diffusa nell’intera Costiera, basterà risalire la Valle dei Mulini per incontrare i ruderi degli antichi opifici, già destinati a gualchiere e successivamente trasformati in cartiere.
In questo autentico regno dell’acqua la visita si concluderà dopo aver raggiunto le rovine della prima ferriera pubblica dell’Italia meridionale (XIV secolo), situata  nella valle del Canneto. 
Le escursioni proseguiranno fino al mese di ottobre con questo calendario: 18 maggio, Cetara: pescatori si nasce; 1° giugno, Da Conca dei Marini al Fiordo di Furore; 15 giugno, I casali di Tramonti; 29 giugno, Minori e i suoi tesori; 14 settembre, Maiori: Il castello di S. Nicola de Thoro Plano; 21 settembre, Tra monti e valli; 28 settembre, Da Vettica Maggiore a Praiano; 19 ottobre, Il Sentiero degli Dei; 26 ottobre, Maiori, storica e monumentale.

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