Nel nome di Simonetta Lamberti - leggo nel
comunicato stampa or ora pervenutomi - sarà disputata la seconda edizione di
"Mettiamo fuori gioco la camorra": il triangolare di calcio promosso
dal Coordinamento Provinciale di Libera Salerno e da Libera Campania Sport.
Simonetta era una bambina di appena 11 anni. Fu uccisa da un sicario della
camorra nel corso di un attentato il cui obiettivo era il padre, il giudice
Alfonso Lamberti, procuratore di Sala Consilina, con il quale stava rincasando
in auto a Cava de' Tirreni dopo una giornata trascorsa al mare. La piccola
Simonetta, ricordata come la prima di una serie di bambini, vittime innocenti
per particolare crudeltà durante le guerre di camorra degli anni '80, fu
assassinata il 29 maggio del 1982. L’approssimarsi dell’anniversario della sua
morte ha spinto dunque il Coordinamento Provinciale di Libera Salerno a
dedicare il triangolare proprio alla sua memoria.
L’iniziativa è ovviamente aperta alla
partecipazione gratuita di tutti i cittadini, ma a riempiere le gradinate dello
stadio sono state invitate anzitutto le scuole del territorio. A loro è
prioritariamente rivolto il messaggio dcella manifestazione, che mira a
diffondere i valori positivi legati alla pratica dello sport, contro un’idea
malsana dello sport inquinato dagli interessi economici e da una visione
esasperatamente competitiva. Se non c’è amicizia, lealtà, solidarietà, impegno,
coraggio - sottolineano gli organizzatori -
lo sport non ha valore. Valori positivi come quelli che hanno ispirato
la vita delle vittime innocenti e che ispirano quotidianamente l’azione di
tanti uomini delle Forze dell’Ordine e della Magistratura e l’impegno di chi,
sui territori, dà corpo all’esperienza antimafia di Libera.
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