I miei lettori sanno che, da sempre, mi batto - spesso vox clamans in deserto - per la tutela del nostro patrimonio storico, artistico, antropologico, culturale. Quando poi mi arriva una buona notizia - come questa che sto per dare, comunicatami dal sindaco di Tramonti, Antonio Giordano, che ringrazio - mi fa molto felice.
Al Vinitaly, che s'è tenuto a Verona dal 7 al 10 aprile, convogliando nella città scaligera il gotha dei produttori, importatori, tecnici, giornalisti specializzati e opinionisti, la Campania è stata la prima regione d'Italia a potersi fregiare del bollino "viti da vigne storiche". A Tramonti, sulle alture della Costa d'Amalfi, ce ne sono, eccome. Perché la viticoltura, qui, come del resto in tanti altri luoghi della regione, ha una storia davvero millenaria.
Il sindaco Giordano mi comunica che
l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, d’intesa con l’assessorato
all’Agricoltura della Regione, ha condotto una puntuale indagine sulle vigne
storiche in Campania. Questo prezioso lavoro, raccolto in un volume edito nel
2012, è il risultato di anni di ricerche, realizzate attraverso il supporto
determinante di vignaioli, sindaci, amministratori e studiosi. La ricerca
intende mettere sotto i riflettori, correlando vini e paesaggio, un territorio
che, attraverso il turismo del vino, deve fungere da tramite per lo sviluppo
dell’economia locale.
Grazie alla
collaborazione tra l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e l’assessorato
all’Agricoltura della Regione Campania è nata l’associazione VI.TE., acronimo di
“Viticoltori del Tempo”, il cui obiettivo è quello di promuovere e tutelare il
patrimonio storico-culturale delle vigne storiche.
Un'antica vite di tintore a Tramonti |
Un vitigno autoctono di Tramonti è il tintore, una varietà esclusiva di aglianico, capace di trasformarsi in un vino dalle qualità eccezionali.
Per questo motivo, il
Comune, ritenuto di dover valorizzare il patrimonio ampelografico -
museo a cielo aperto -, ha indetto il censimento
delle viti storiche su tutto il territorio per individuarne il numero,
il tipo, le dimensioni, l’età, al fine di verificare quante e quali piante
possano rientrare nella categoria delle “viti secolari o monumentali”. Alla fine di
questo percorso, sarà valutata la possibilità di partecipare al guinness
dei primati sfidando l’attuale detentrice, una vite di 400 anni sita nella
città di Maribor, in Slovenia.
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