Pubblico con piacere la notizia, trasmessami da Giovanna Dell'Isola, addetto stampa del Comune di Maiori, che - grazie alla
collaborazione tra lo stesso comune e
la Soprintendenza ai Beni Artistici di Salerno e Avellino -, il complesso di S.
Maria de Olearia sarà aperto anche il 25 aprile e il 1° maggio, dalle ore 9.00 alle
13.00. Restano, ovviamente, in vigore le aperture
settimanali con i seguenti orari: il mercoledì
dalle 14.30 alle 18.30; il sabato dalle
9.30 alle 13.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00.

Costruito all’ombra di un grande
antro roccioso naturale, nel corso del tempo buona parte di esso è stato
trasformato ad uso privato. Per quanto suggestive siano le sue caratteristiche
architettoniche e ambientali, i dipinti che lo decorano costituiscono il dato
di maggiore interesse. Si tratta di tre diversi cicli pittorici ad affresco,
tutti medievali, ma eseguiti in tempi diversi, dislocati in altrettanti
ambienti sovrapposti di destinazione cultuale. Nel primo di questi, comunemente
chiamato cripta o catacomba, composto da tre sale contigue, è presente, in due
delle absidi orientali, il primo nucleo di affreschi, risalenti probabilmente
all’insediamento primigenio, vi sono rappresentate figure di santi la cui cifra
stilistica è da ricondurre alla cultura medievale campana tra X e XI secolo.
Sulla parete adiacente si riconoscono invece caratteri bizantineggianti,
trasferiti qui attraverso la pittura eremitica pugliese del primo trentennio
dell’XI secolo. Sulla terrazza sovrastante, addossata alla roccia, sorge la
chiesa che ospita il secondo importante ciclo di affreschi. Essi rappresentano
scene della vita di Cristo, dall’incarnazione alla passione, attinte da
repertori bizantini, ma di chiara impronta campano-laziale.

Nessun commento:
Posta un commento