Questa sera, alla Domenica
Sportiva su Rai2, il signor Antonio Conte, allenatore della squadra della
famiglia Agnelli, parlando di certe manifestazioni antijuventine in occasione
della recente trasferta a Napoli, e di quelle di ieri a Bologna, ha detto: "se
poi queste cose avvengono anche a Bologna, che è una città civile...",
lasciando intendere che Napoli non lo sia.
Non credo che l'allenatore della Juve
sia titolato a dare giudizi in questo campo. Né che la civiltà di un popolo sia legata al tifo sportivo, più o meno uguale dappertutto. Vorrei, comunque, consigliargli di
documentarsi un po' sul ruolo che Napoli ha avuto in Italia e
in Europa (nella storia, nell'arte, nella letteratura, nella musica, nelle scienze, nella filosofia, nell'economia, ecc.).
Città che ha di certo i suoi problemi, anche per scarsa attenzione dello Stato: problemi legati soprattutto alla emarginazione di interi ceti sociali, alla mancanza
di lavoro e di una classe politica, ahimè!, all'altezza del compito. Ma sono
problemi comuni a tante altre città.
Per il resto, ecco alcune citazioni illustri. Elsa Morante:
"Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina
delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli
italiana". Stendhal: "Napoli, con Parigi, la sola possibile capitale d'Europa". Charles de Brosses: "A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua
capitale". Wolfgang Goethe: "Basta girare per le strade e aprire gli occhi per vedere spettacoli inimitabili". Klemens von Metternich: "Questo paese è tutto ciò che si vuole, tutto ciò che si trova sparso in altre
contrade".
Chiudo con Gaetano Salvemini: "Se dall'unità [cioè, dalla calata dei Piemontesi, ndr] il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura
assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del
Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di
persone". Il signor Conte, che vive a Torino, s'informi.
Come diceva Curzio Malaparte, il guaio è che voi del Nord (lo è anche il signor Conte, evidentemente, seppur leccese di origine) "non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli".
Questa sera, alla Domenica
Sportiva su Rai2, il signor Antonio Conte, allenatore della squadra della
famiglia Agnelli, parlando di certe manifestazioni antijuventine in occasione
della recente trasferta a Napoli, e di quelle di ieri a Bologna, ha detto: "se
poi queste cose avvengono anche a Bologna, che è una città civile...",
lasciando intendere che Napoli non lo sia.
Non credo che l'allenatore della Juve
sia titolato a dare giudizi in questo campo. Né che la civiltà di un popolo sia legata al tifo sportivo, più o meno uguale dappertutto. Vorrei, comunque, consigliargli di
documentarsi un po' sul ruolo che Napoli ha avuto in Italia e
in Europa (nella storia, nell'arte, nella letteratura, nella musica, nelle scienze, nella filosofia, nell'economia, ecc.).
Città che ha di certo i suoi problemi, anche per scarsa attenzione dello Stato: problemi legati soprattutto alla emarginazione di interi ceti sociali, alla mancanza
di lavoro e di una classe politica, ahimè!, all'altezza del compito. Ma sono
problemi comuni a tante altre città.
Per il resto, ecco alcune citazioni illustri. Elsa Morante:
"Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina
delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli
italiana". Stendhal: "Napoli, con Parigi, la sola possibile capitale d'Europa". Charles de Brosses: "A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua
capitale". Wolfgang Goethe: "Basta girare per le strade e aprire gli occhi per vedere spettacoli inimitabili". Klemens von Metternich: "Questo paese è tutto ciò che si vuole, tutto ciò che si trova sparso in altre
contrade".
Chiudo con Gaetano Salvemini: "Se dall'unità [cioè, dalla calata dei Piemontesi, ndr] il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura
assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del
Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di
persone". Il signor Conte, che vive a Torino, s'informi.
Come diceva Curzio Malaparte, il guaio è che voi del Nord (lo è anche il signor Conte, evidentemente, seppur leccese di origine) "non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli".
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