martedì 26 marzo 2013

IL COMUNE DECIDE IL RESTAURO DI UN ANTICO SARCOFAGO E DI DUE STATUE DI TUFO CONSERVATE NELL'ARSENALE DELLA REPUBBLICA MARINARA


L'Arsenale di Amalfi, ora Museo della Bussola
Questa è sicuramente una buona notizia. Il Comune di Amalfi - m'informa l'assessore Daniele Milano - ha affidato l'intervento di restauro e risanamento conservativo di un sarcofago e di due statue provenienti dall'ex convento dei Cappuccini,  conservate nell'Arsenale della Repubblica di Amalfi.
Il sarcofago, databile al IV secolo d.C., fu riutilizzato nella seconda metà del XIII secolo dalla famiglia Favano. Ne sono prova lo stemma e la croce ottagonale posta sulla testa dell'opera. Vi fu portato dal Chiostro Paradiso nel 1934  e utilizzato come altare per la celebrazione officiata dall'arcivescovo monsignor Ercolano Marini in occasione dell'inaugurazione, dopo lunghi e delicati lavori di recupero di quell'edificio, uno dei pochi rimasti a testimoniare i fasti dell'antica Repubblica marinara.
Le statue in tufo, invece, "di provenienza pugliese e decorate in stucco policromo", furono scoperte nel 1973 in una grotta attigua al Convento dei Cappuccini.  Databili al XVI secolo, furono probabilmente realizzate da un monaco cistercense. E, poiché... "unicuique suum", mi permetto di aggiungere che, all'epoca, in qualità di ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni archeologici, storico-artistici e culturali, ebbi modo di collaborare col Comune per il loro recupero e la collocazione in un luogo protetto: gli Arsenali, per l'appunto.
Nel comunicato stampa leggo che "le due statue, i cui tratti iconografici richiamano San Pietro e San Giovanni Evangelista, fanno parte di un gruppo di cinque personaggi che comprendono anche il Cristo, l'Angelo e San Giacomo".
"Si compie, dopo un lungo iter procedurale - dichiara l'assessore Milano, al quale va il mio plauso convinto -, la volontà dell'Amministrazione di investire ancora una volta nella salvaguardia dei beni e dei luoghi della cultura della Città".

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