L'ANCE
Salerno - associazione nazionale costruttori edili - mi informa che ha allestito una task force di tecnici per supportare le amministrazioni
locali che intendono accedere ai fondi comunitari della pianificazione
2014-2020 (135 miliardi di euro, disponibili dal prossimo anno). L’Unione
Europea, che sta ancora vagliando l’articolazione delle varie misure di
sostegno della nuova pianificazione settennale, ha infatti deciso di dar corso agli interventi con forte anticipo rispetto agli anni trascorsi e di rendere
quindi i vari strumenti operativi già da gennaio 2014.
In
Italia gli asset strategici sono tre: Mezzogiorno, Città e Aree interne.
«Bisogna
attivarsi con la massima sollecitudine – commenta Antonio Lombardi, presidente
di ANCE Salerno – per non perdere anche questa ulteriore straordinaria
opportunità. Saranno immediatamente disponibili 135 miliardi cui si potrà accedere
“a sportello”, evitando quindi le usuali lungaggini burocratiche e,
soprattutto, la mediazione della Regione Campania. Per questo abbiamo attivato
uno sportello a Bruxelles pronto a fornire ad enti, amministrazioni ed imprese
un servizio di pre audit per il corretto inquadramento e la migliore
pianificazione dell’investimento, e per il sostegno necessario in tutta la fase
progettuale».
Un
sostegno che, tiene a ribadire il presidente di ANCE Salerno, vuole anche
evitare che le risorse disponibili vengano disperse o, peggio, convogliate su
interventi poco strategici per il rilancio del territorio: «Troppo spesso,
nelle scorse pianificazioni – dice ancora il presidente Lombardi – i
finanziamenti sono stati dirottati su interventi poco impattanti o addirittura
dannosi. Penso alle tante cattedrali nel deserto ma anche, tanto per fare un
esempio, ai numerosi asili nido realizzati laddove la scarsa natalità non
giustificava in alcun modo simili investimenti. Vogliamo invece lavorare per
programmi sinergici che coinvolgano con le pubbliche amministrazioni, anche professionisti,
università ed attori sociali. Vogliamo migliorare e qualificare le aree urbane,
potenziare i trasporti massimizzandone l’efficienza e migliorandone l’impatto
ambientale, integrare le periferie, ridurre la bolletta energetica nel nostro
comprensorio, recuperare un handicap infrastrutturale che vede la Campania
indietro, rispetto alla dotazione media dell’Italia, di oltre il 34%».