Come annunciato, si è svolta ieri
pomeriggio la cerimonia di riapertura del Museo
archeologico provinciale di Salerno,
nello storico complesso monastico di san Benedetto, dopo tre anni di chiusura per problemi
strutturali.
A scanso di equivoci, do subito a Cesare quel che è di Cesare: se questo è avvenuto, ed in tempi ragionevoli, il merito è della giunta provinciale guidata da Edmondo Cirielli, che ha investito cospicue risorse in quest'opera, anche se è toccato al suo successore Antonio Iannone, tagliare il rituale nastro tricolore. Cirielli, comunque, era lì, presente, ha parlato, s'è preso i complimenti, gli applausi. Ha sfruttato come meglio poteva il momento pre-elettorale.
A scanso di equivoci, do subito a Cesare quel che è di Cesare: se questo è avvenuto, ed in tempi ragionevoli, il merito è della giunta provinciale guidata da Edmondo Cirielli, che ha investito cospicue risorse in quest'opera, anche se è toccato al suo successore Antonio Iannone, tagliare il rituale nastro tricolore. Cirielli, comunque, era lì, presente, ha parlato, s'è preso i complimenti, gli applausi. Ha sfruttato come meglio poteva il momento pre-elettorale.
da sin.: Barbara Cussino, Edmondo Cirielli, Antonio Iannone, Angelo MicheleLizio, Angela Pontrandolfo |
Al piano piano c’è la sezione
dedicata a Fratte, dove esiste un
importante sito etrusco-sannita (VI-III secolo a-C.). Ma il pezzo forte del
museo resta la stupenda testa bronzea di Apollo,
emersa nel 1930 dalle acque del golfo, ora collocata in un apposito spazio,
sullo sfondo di uno schermo che mostra immagini virtuali del suo
ritrovamento.
In sintesi, trovo che è suggestivo il
contenitore, restituito al suo originario splendore da ardite soluzioni tecniche
e architettoniche; di estremo interesse – anche sotto l’aspetto scientifico –
il materiale, riordinato con la collaborazione della Soprintendenza per
i Beni Archeologici e l’Università di Salerno -Dipartimento di Scienze del patrimonio culturale.
Un plauso, perciò, a quanti ci hanno lavorato, a cominciare da Barbara Cussino, che col suo dinamismo ha dato nuovo impulso a tutte le attività del Settore Musei e Biblioteche della Provincia.
Un plauso, perciò, a quanti ci hanno lavorato, a cominciare da Barbara Cussino, che col suo dinamismo ha dato nuovo impulso a tutte le attività del Settore Musei e Biblioteche della Provincia.
Resta un neo. Al primo piano si
giunge attraverso una elegante scala in legno. Manca un elevatore che possa
consentire ai disabili di arrivarci.
Eppure, in questo paese, esiste l’obbligo
– imposto dalla legge - dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
Nelle Linee Guida sul Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 10 maggio 2001, “Atto di Indirizzo sui criteri tecnico–scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” (art. 150, comma 6, D.L. n. 112/1998), leggo che il museo “deve risultare accessibile e fruibile in ogni sua parte pubblica alla totalità dei visitatori”. Vale a dire che anche i visitatori con svantaggi di vario genere devono essere messi in grado di fruire pienamente della visita e dei servizi. Spero che non si sia trattato di una dimenticanza e che si provveda in tempi rapidi.
Nelle Linee Guida sul Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 10 maggio 2001, “Atto di Indirizzo sui criteri tecnico–scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” (art. 150, comma 6, D.L. n. 112/1998), leggo che il museo “deve risultare accessibile e fruibile in ogni sua parte pubblica alla totalità dei visitatori”. Vale a dire che anche i visitatori con svantaggi di vario genere devono essere messi in grado di fruire pienamente della visita e dei servizi. Spero che non si sia trattato di una dimenticanza e che si provveda in tempi rapidi.
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