Il foulard "Gioia Felicità" di Irene Kowaliska |
Ieri mattina
ho visitato Villa De Ruggiero, a Nocera Superiore. Nel cuore dell’agro,
inserita in un parco ben tenuto, in larga parte coltivato ad aranceto, a ridosso
del torrente Cavaiola, è una elegante costruzione ottocentesca, adeguatamente
restaurata. Dal 2009 la Provincia di
Salerno vi ha collocato una straordinaria “Raccolta di Arti applicate”.
Ero già stato qui, nell’estate scorsa, ma solo per studiare il bel foulard di Irene Kowaliska, “Gioia e felicità”, sul quale ho scritto un piccolissimo saggio
pubblicato nel volume “L’arte della
felicità”, edito dalla Provincia-Settore Musei e Biblioteche in occasione dell’ultima
edizione del Giffoni Film Festival.
Sirena di Lucio Liguori |
Il museo è
suddiviso in queste sezioni: - Smalti
e colori del Mediterraneo: le riggiole napoletane e vietresi tra fine
Settecento e inizi Novecento; -
Un
grande affresco della Natura sul golfo di Scario: i batik di Monica Hannasch;
- Una “artista-artigiana” tra
Vietri e Positano: Irene Kowaliska; - Nel mare delle Sirene: il mito delle
isole Li Galli a Positano; -
In
viaggio nel Sud arcaico con Richard Dölker (1921-1933); - Turismo
culturale: manifesti del salernitano dagli anni Venti agli anni Cinquanta; - La
“Ceramica di Posillipo”: una singolare avvenuta ceramica del Novecento
(1937-1947); - Scene floreali e immagini vesuviane su
tapparelle di inizio Novecento: la donazione Sbriziolo De Felice; - Le iridate profondità marine della costiera
amalfitana: le ceramiche di Giancappetti.
Arbor vitae di Monica Hannasch |
Suggestiva,
poi, la sezione dedicata alle Sirene, il cui mito è strettamente
legato al viaggio di Ulisse, sì, ma pure al piccolo arcipelago de Li Galli, al largo di Positano, dove queste
mitiche creature - si dice - tentarono di fermare il viaggio dell’eroe
omerico con la seduzione del loro canto. Di sirene ce ne sono tante: in certi
batik di Monica Hannasch e nelle
ceramiche - vasi, piatti, lampade - , che recano marchi prestigiosi: Macs,
Ics, Avallone, Pinto, Solimene, oppure la firma di artisti quali
Giovannino Carrano, Guido Gambone, Giancappetti, Mario
Carotenuto, Lucio Liguori, Wanda Fiscina. Senza, ovviamente,
dimenticare i “tedeschi”: Richard Dölker,
le già citate Monica Hannasch - spettacolari i suoi batik,
grandi stoffe lavorate e dipinte con maestria, tecnica, estro - e Irene Kowaliska, della quale sono da
vedere anche i deliziosi disegni, i ricami, persino i biglietti augurali e la carta
da parato).
Un’ultima
segnalazione: la collezione di manifesti promozionali risalenti in parte agli
anni venti–trenta e in parte agli anni cinquanta nel Novecento, riferiti ai
centri turistici più rinomati: Amalfi, Paestum, Ravello, Salerno.
avrei bisogno di avere il blog in cui si parlava di Dario Poppi come amico di Guido Giambone, è del 5, 01, 2010, e mi piacerebbe capire la fonte che è stata usata per riferire l'incontro del 1928 tra Giambone e Poppi. Sto lavorando su un diario di Poppi che non contiene quelle informazioni
RispondiEliminagrazie
Pietro Clemente
pietro.clemente@unifi.it
vorrei notizie della fonte relativa a Dario Poppi, per l'incontro del 1928 di cui si parla il 5.1.2010 nel blog a proposito di Gambone. Sto lavorando su Poppi.
RispondiEliminapietro.clemente@unifi.it