Da ieri non è mutato soltanto il
quadro politico. Dopo l'exploit del comico genovese Beppe Grillo, col suo Movimento 5 stelle,
cambieranno anche le leadership nei vari partiti. Sembra che si stiano già avviando
trattative con i più attivi e convincenti campioni della comicità in Italia.
Tanto più che il vecchio proverbio "chi chiagne fotte a chi ride" non
vale più. Se mai, è il contrario.
E se il Popolo della libertà, per ragioni di... famiglia, sta contattando il "telecafone" Oscar Di Maio (senza trascurare Massimo
Boldi, non si sa mai!), le altre formazioni politiche presenti nel nuovo
parlamento non stanno certamente a guardare. Questi i nomi più gettonati: Marco
Mazzocca (il "filippino" Ariel) starebbe per essere ingaggiato dalla
Lega per porre un freno - "aprendo", come si suol dire, agli immigrati - all'avanzata grillina nel Veneto; Neri Marcorè (che lo imita divinamente) sostituirebbe Mario Monti alla guida di
Scelta civica; Corrado Guzzanti ("fascista su Marte") assumerebbe la
guida di Fratelli d'Italia al posto di Guido Crosetto, Giorgia Meloni e Ignazio La Russa; Sabina Guzzanti
(nel tentativo, forse vano, di ripescare Massimo D'Alema, affondato con la barca) prenderebbe
per mano il Partito democratico, magari senza neppure mandare alla ghigliottina Pierluigi Bersani; Lino
Banfi (se non altro per ragioni di campanile) si metterebbe a capo di Sinistra
ecologia libertà, quanto meno per recuperare consensi in Puglia, dopo il ruzzolone di Nichi Vendola.
E' stato chiesto l'aiuto della trasmissione televisiva Chi l'ha visto? per tentare di rintracciare i vari Gianfranco Fini, Rocco Buttiglione, Antonio Di Pietro, Francesco Storace, Giulia Buongiorno, Gianfranco Miccichè, Salvatore Lombardo, Franco Marini, Paola Concia, dei quali si son perse le tracce.
Da ieri non è mutato soltanto il
quadro politico. Dopo l'exploit del comico genovese Beppe Grillo, col suo Movimento 5 stelle,
cambieranno anche le leadership nei vari partiti. Sembra che si stiano già avviando
trattative con i più attivi e convincenti campioni della comicità in Italia.
Tanto più che il vecchio proverbio "chi chiagne fotte a chi ride" non
vale più. Se mai, è il contrario.
E se il Popolo della libertà, per ragioni di... famiglia, sta contattando il "telecafone" Oscar Di Maio (senza trascurare Massimo
Boldi, non si sa mai!), le altre formazioni politiche presenti nel nuovo
parlamento non stanno certamente a guardare. Questi i nomi più gettonati: Marco
Mazzocca (il "filippino" Ariel) starebbe per essere ingaggiato dalla
Lega per porre un freno - "aprendo", come si suol dire, agli immigrati - all'avanzata grillina nel Veneto; Neri Marcorè (che lo imita divinamente) sostituirebbe Mario Monti alla guida di
Scelta civica; Corrado Guzzanti ("fascista su Marte") assumerebbe la
guida di Fratelli d'Italia al posto di Guido Crosetto, Giorgia Meloni e Ignazio La Russa; Sabina Guzzanti
(nel tentativo, forse vano, di ripescare Massimo D'Alema, affondato con la barca) prenderebbe
per mano il Partito democratico, magari senza neppure mandare alla ghigliottina Pierluigi Bersani; Lino
Banfi (se non altro per ragioni di campanile) si metterebbe a capo di Sinistra
ecologia libertà, quanto meno per recuperare consensi in Puglia, dopo il ruzzolone di Nichi Vendola.
E' stato chiesto l'aiuto della trasmissione televisiva Chi l'ha visto? per tentare di rintracciare i vari Gianfranco Fini, Rocco Buttiglione, Antonio Di Pietro, Francesco Storace, Giulia Buongiorno, Gianfranco Miccichè, Salvatore Lombardo, Franco Marini, Paola Concia, dei quali si son perse le tracce.
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