lunedì 21 gennaio 2013

UNA TAVOLA ROTONDA A SALERNO SU "LA LIBERTA' E LE OCCASIONI" CON I FILOSOFI ALDO MASULLO, GIUSEPPE CACCIATORE, MARIA PAOLA FIMIANI E GIUSEPPE CANTILLO



Ospite della sezione salernitana della Società Filosofica, Aldo Masullo parteciperà, giovedì 24 gennaio, alle ore 17.30, presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno (Via Mercanti 63, palazzo Pinto), a una tavola rotonda sul tema “La libertà nella società tecnologica”, insieme con Giuseppe Cacciatore, Maria Paola Fimiani, Giuseppe Cantillo. Nel ruolo di moderatrice, Renata Caragliano. E’ chiaro che la discussione – dopo il saluto della “padrona di casa” Barbara Cussino, dirigente del settore Musei e Biblioteche della Provincia -, trarrà spunto dall’ultimo lavoro del filosofo napoletano, “La libertà e le occasioni”, edito da Jaca Book.
Questo saggio - riferisce il comunicato stampa firmato da Olga Chieffi, che ringrazio - parte da alcune considerazioni. La libertà è occasione e scelta. La sua concretezza sta nel suo essere insieme logica e pratica, sempre progettante per quanto definita dal limite esistenziale. Perciò il ‘logos' non soltanto è pensiero, ma pensiero vissuto. E l'iniziativa etica come sforzo di vita è rottura di ogni continuità e dipendenza. Risponde a un'inedita domanda della storia, anzi è l'atto stesso della libertà. Ma cosa è la libertà umana, da dove nasce e verso dove muove? Qual è il punto di rapporto e di tensione tra corpo e mente, naturalità e idealità, ragione e passione? E cosa unisce gli individui in un nesso che va al di là della loro identità, legandoli in un vincolo comune? Ecco gli interrogativi ai quali Masullo, un maestro del pensiero contemporaneo, dà puntuali risposte, che sottopone alle nostre riflessioni. La domanda inaugurale del pensiero moderno è "politica" in senso rigorosamente filosofico: non concerne la genesi storica della società, la sua nascita nel tempo, le strategie del potere, ma si applica al punto d'origine, al principio del "plurale" costitutivo della soggettività. 
A partire dal XVII secolo balena nuova l'idea che propulsivo della dinamica sociale sia il nesso dialettico, mondano e storico, di libertà e di ordine.  Il Vico coglie appieno la novità, quando nel “De iure” sostiene che società e diritto non sono effetti né di metafisica necessità né di naturali impulsi utilitari, ma funzioni dell'umano reagire alle occasioni, ossia risposte che dinanzi alle sfide delle contingenti situazioni gli accomunati individui inventano. Poi, nel corso dei secoli, la mente moderna lavora a pensare criticamente i modi originari della libertà e le sue occasioni di fondo. Si compiono così i passi salienti con cui matura la coscienza non retorica della libertà, la consapevolezza che essa è strutturalmente relazionale e, in questo senso, radicalmente "politica". Nell'attuale momento della vita del mondo, non certo per questa o quella novità tecnica ma, come avverte Jacques Ellul, per l'incombente prospettiva che lo stesso sistema sociale si riduca a "sistema tecnico", la libertà si trova dinanzi all'occasione cruciale, in cui è di essa che si decide. Una tale sfida non si può ignorare, occorre rispondere. È propriamente un affare di etica: non compete all'esattezza del calcolo, ma al rigore del pensiero.

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