La notizia me la dà Daniela Lombardi, titolare di un attivissimo ufficio stampa, ed è di quelle che meritano attenzione.
Riguarda la creazione di un Museo di Arte Contemporanea Italiana all’estero, in particolare nella Repubblica di Costa Rica. Perché proprio lì? Per due motivi, mi pare di capire. Perché è una nazione simbolo di pace, per ragioni storiche e culturali, e perché dal 1947 ha abolito l’esercito: purtroppo, senza far proseliti, in un mondo che continua ad avere la guerra come modello per risolvere le dispute internazionali. E perché tra Italia e Costa Rica c'è un rapporto di amicizia che dura da più di cinquecento anni,
cioè da quando vi sbarcò Cristoforo Colombo, trovandovi un ambiente umano disponibile e accogliente.
Ma come nasce questo museo? L’Ambasciata
d’Italia a San Josè dispone, dal 2004, di un nucleo di opere che costituiscono
una collezione permanente, ospitata nei prestigiosi
locali della Cancelleria della nostra rappresentanza diplomatica appositamente restaurati. Questo patrimonio d'arte è andato via via arricchendosi, con l'acquisizione di nuove opere, tanto da far prevedere l’apertura di una seconda sede per dare ad esse la degna sistemazione.
E' un'idea supportata dalla fattiva
collaborazione dell’Ambasciata della Repubblica di Costa Rica a Roma, che ha
sempre creduto nella bontà del progetto e lo ha appoggiato fortemente,
favorendo i rapporti con gli organi ufficiali della propria nazione e ponendosi come
tramite con l’Istituto Italo-Latino Americano, che ne è importante patrocinatore.
Una coincidenza
significativa ha fatto sì che l’attuale presidente della Repubblica di Costa Rica, Oscar
Arias Sanchez, fosse anche un Nobel per la Pace, ad ulteriore suggello
di quello che è l’intendimento primario del Museo. Durante una sua visita culturale in Italia, il presidente Sanchez ha dichiarato il suo sostegno all'iniziativa, formalizzato nel corso di successivi incontri avuti dal direttore e curatore, Gregorio Rossi, al ministero della Cultura e al ministero degli Affari Esteri di Costa
Rica.
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