Il carnevale di Maiori compie
quarant’anni. Auguri!
Il manifesto, che riproduco qui, annuncia dieci giorni di
manifestazioni, dal 7 al 17 febbraio, all'insegna di una "passione senza tempo".
Se la campagna elettorale, condizionata
dagli scandali più recenti, ci priva di un confronto serio e concreto sui
problemi del paese, sui programmi di governo dei vari schieramenti (me ne rendo
conto seguendo stucchevoli dibattiti alla tv) – “chiacchiere
e tabacchere ‘e legno / ‘o banco ‘e Napule nun ‘e ‘mpegne", si diceva una
volta –, meglio allora trovare rifugio in un po’ di baldoria e di sana allegria. “Dimane penzo a ‘e
dièbbete, stasera so’ nu ré”, insegna una bella canzone napoletana.
Viva, dunque, il carnevale! E “carpe
diem, quam minimum credula postero” (Orazio, Odi): godiamoci il giorno che passa, perché –
con questi chiari di luna – c’è poco da fidarsi in quello che ci aspetta dietro
l’angolo.
Nessun commento:
Posta un commento