Un comunicato stampa m'informa dell'uscita in
libreria di “T’ ‘o ddico accussì”, opera prima del poeta napoletano Giuseppe
Scognamiglio, pubblicata da Terra del Sole edizioni, che vuole essere, come egli stesso scrive nell’introduzione, un modo
per rappresentare, in forma poetica, momenti di riflessione e donare, ove
riesce, qualche emozione.
La raccolta
di versi sarà presentata, presso l’Aula Cinese della Facoltà di Agraria a
Portici, domenica 23 dicembre alle ore 10.00.
Interverranno,
con l’autore, il professor Francesco D’Andrea, vice presidente
dell’Associazione “Cultura e Società” di Cercola, il giornalista e scrittore
Alfonso Bottone, il regista e attore Vincenzo Pannone, l’attrice e cantante
Elvira Mazzaro, gli attori Umberto Tommaselli e Stefano Fiorentino.
E di
emozioni - sottolinea il comunicato - le pagine di “T’ ‘o ddico accussì ne riserva
davvero molte. Il lettore che vi si approccerà sarà avvinto dalla semplicità del linguaggio con cui i versi
vengono chiamati a descrivere momenti, situazioni, stati d’animo di una realtà,
in una cornice di romanticismo talvolta delicato e passionale, in cui si
realizza un rapporto di comunicazione e sentimento. Versi che si snodano in un vernacolo
più vicino all’espressione corrente, pur facendo rivivere alcune vecchie
terminologie ormai lontane, in disuso e relative al tempo dell’infanzia del
poeta e al linguaggio antico dei nonni, alle quali nessun’altra parola avrebbe
dato la stessa colorazione nel suo significato. Espressioni comunque
accessibili al lettore, che riescono a colorare tutto ciò che si vuole
rappresentare. Perché, a dirlo con Scognamiglio: “I’ t’ ’o ddico accussì, ausànne sti pparole, mentre c’ ’o tiemp passa e
’a vita se ne vola. Si ’o ssaje sentì, è bbene…si no, va bbuon’ ’o stesso! I’
t’ ’o ddico accussì: ...sta a tte, si ’o vvuo’ capì!”.
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