venerdì 9 novembre 2012

FURORE, TERRA DI VINO (E ANCHE DIVINA), CELEBRA LA GIORNATA EUROPEA DELL'ENOTURISMO



Domenica prossima, 11 novembre, ricorrenza di san Martino (quando "ogni mosto è vino", come recita un antico proverbio), Furore celebra - organizzata dal Comune, sotto la spinta del sindaco Raffaele Ferraioli - la "Giornata Europea dell'Enoturismo" promossa da Recevin in tutti i paesi dell'Unione Europea. Folto il gruppo dei partners: l’Associazione Vi.Te, l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, il Centro di Storia e Cultura Amalfitana, l’Associazione Pro Loco e l’Università Popolare Terra Furoris.
Il programma prevede, in mattinata, visite guidate ai vigneti storici e alla Cantina di Marisa Cuomo, nonché ai Murales del Paese Dipinto e agli affreschi della Cripta di San Giacomo, attribuiti a Odorisio, pittore salernitano di scuola giottesca.
I ristoranti del paese allestiranno pranzi e degustazioni a menu fisso con specialità locali.
Dalle ore 15.00 in poi, presso la Sala Federico Fellini, si svolgeranno gli incontri di studio: il primo sul tema “Bacco, il vino e il Divino nella tradizione e nella cultura del Mediterraneo”, curato dal Centro di Storia e Cultura Amalfitana nell’ambito del progetto Amalfi Coast S.M.I.L.E.; il secondo, alle ore 17.30, condotto da Andrea Siani, caporedattore di Lira Tv, riguarderà il tema de “Le Vigne Storiche, nuova risorsa per il turismo”. Sono previsti gli interventi di Prisco Apicella, enologo; Raffaele Beato e Aurelio Tommasetti, rispettivamente direttore e presidente dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale; Daniela De Gruttola, presidente dell’Associazione Vi.Te; Raffaele Ferraioli, sindaco di Furore; Antonio Fiore, giornalista enogastronomo del Corriere del Mezzogiorno; Salvatore Grimaldi, presidente della Strada del Vino della Costa d’Amalfi. Ha annunciato la sua presenza Pietro Jadanza, neoeletto presidente nazionale dell’Associazione Città del Vino.
La serata si concluderà con il siparietto musicale “Anonimo Napoletano” e la degustazione di specialità enogastronomiche locali.
Furore
Si tratta di una manifestazione quanto mai interessante per il rilancio della viticoltura e per la messa in valore del patrimonio ampelografico della Costa d’Amalfi. Difatti, sottolineano gli organizzatori, "è tempo di pensare al rilancio dell’agricoltura per frenare il progressivo abbandono dei terrazzamenti costieri che rischia di comportare conseguenze gravissime non solo in senso economico quanto nell’ottica del dissesto idrogeologico e del degrado del paesaggio. La necessità di rilanciare la 'coltura' della vite e la 'cultura' del vino, di migliorare tecniche di produzione e capacità di commercializzazione, di stimolare il restauro dei vigneti, la difesa e il ripristino dei terrazzamenti, è ormai ineludibile. La storia della vite in Costa d’Amalfi ha origini nobilissime. Piantata inizialmente sui ripidi pendii collinari, a picco sul mare, e allevata su sostegni vivi (mandorli, noci ed altri alberi da frutta), fu poi trasferita dietro i muri a secco e sopra i pergolati realizzati con pali e pertiche di castagno, diventando un elemento tipico e insostituibile del paesaggio costiero. Paesaggio costruito quotidianamente attraverso lo sforzo generoso di generazioni e che oggi rischia di andare perduto, pur essendo stato riconosciuto, nel 1997, dall’UNESCO, Patrimonio dell’Umanità". La "Giornata Europea dell'Enoturismo" intende aprire un dibattito su questi temi di interesse generale con l’auspicio di un recupero culturale ed economico della viticoltura e con essa dell’enoturismo.

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