Qualche giorno fa c’era in coda,
all’ufficio postale, una signora col figlioletto piccolo in braccio. Mi permisi
di far notare, alle persone che erano lì, munite di biglietto col numero di prenotazione, che in un paese moderno, civile, una donna incinta o con un bambino in
tenerissima età non dovrebbe fare la coda. Molti mi guardarono di traverso.
Eppure so, per esperienza diretta, che in altri paesi europei avviene proprio così.

E’ grave che il Codice della strada non preveda queste situazioni, affidandole così al buon senso, all’educazione
e alla civiltà dei soggetti che vi sono coinvolti. Il comune di Maiori - sulla scia di altri, mi limito a citare Matera, Bologna, Genova - ha voluto sopperire a
questa carenza e ha fatto bene. Nei parcheggi pubblici saranno individuati
posti di sosta, contrassegnati da segnali verticali ed orizzontali, destinati
appunto alle donne in stato di gravidanza o con neonati. Per
utilizzarli saranno rilasciati appositi tagliandi, denominati “Contrassegni Identificativi Temporanei”. Per
ora ne beneficeranno le donne residenti a Maiori, ma c’è la riserva di
estendere il beneficio anche alle non residenti. Il contrassegno avrà una
validità di un anno a partire dal terzo mese di gravidanza, opportunamente
certificata, o dal momento della nascita del bambino e fino a quando avrà raggiunto un anno di età. Il parcheggio rosa sarà gratuito e non potrà superare i 90
minuti di sosta.
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