Complimenti, innanzitutto, al sindaco Luca Mascolo e agli amministratori comunali di Agerola per una decisione che non ammette dubbi sulla via che va percorsa. Ammirevole, da prendere ad esempio, in un momento di grave crisi delle istituzioni, e non solo per le ruberie che, sia pure a fatica, man mano stanno venendo alla luce, ma anche per certa contiguità di esponenti politici e amministratori pubblici con ambienti mafiosi (le cronache di queste ultime ore riferiscono dello scioglimento del consiglio comunale di Palermo e dell'arresto di un assessore regionale in Lombardia, accusato di collusione con la 'Ndrangheta).
Raffaele Cantone (a sin.) col sindaco Luca Mascolo |
Lunedì 15 ottobre, alle ore 10.00,
dunque, al circolo Arci Biondo di Agerola, il sindaco Mascolo consegnerà le chiavi della città al
magistrato Raffaele Cantone, con questa motivazione: "Un esempio di una vita intera ispirata ai
valori della solidarietà, dell'amore e dell'aiuto ai più deboli e ai più
bisognosi. Un esempio di affezione e di vicinanza alle esigenze di Agerola e
dei suoi cittadini. Conferiamo la cittadinanza onoraria ad un uomo vero, un
uomo che a rischio della sua vita testimonia giorno dopo giorno un impegno per
un'Italia migliore, dimostrando che è cosa possibile, concreta e realizzabile”.
Raffaele Cantone, magistrato
dedito alla lotta contro la camorra e in particolar modo contro il clan camorristico dei Casalesi, è riuscito ad ottenere la condanna all'ergastolo
dei più importanti capi di quel gruppo. E' anche
autore di libri, come quello autobiografico del 2008, "Solo per giustizia",
nel quale ripercorre la sua esperienza di magistrato di prima linea dedicando
un intero capitolo ad una vicenda di mala sanità, che ha coinvolto una famiglia
di Agerola. E da qui ha origine il suo legame con la cittadina dei monti Lattari e coin quella comunità, tale da indurre l’amministrazione comunale a conferirgli cittadinanza onoraria.
La cerimonia ufficiale vedrà
la partecipazione di don Tonino Palmese,
referente regionale di Libera, associazione fondata da don Luigi Ciotti per lo
sviluppo di una comunità alternativa alle mafie.
In precedenza si svolgerà un incontro-dibattito, durante il quale gli interventi tratteranno
della lotta contro le mafie, del rispetto delle regole e del senso di legalità,
davanti ad un pubblico che sarà composta in larga parte dai piccoli studenti
delle scuole di Agerola.
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