Negli anni Settanta - ricorda il comunicato stampa
del Centro di Cultura e Storia Amalfitana - Mario del Treppo, nel suo celebre
saggio su Amalfi medievale, scrisse che gli amalfitani avevano un piede nella
barca, un altro nella vigna. Non fu una sua scoperta, perché da sempre, e fino a quando la fauna marina non s'è impoverita, gli abitanti
della costiera hanno diviso il loro tempo tra il lavoro agricolo e l'attività
della pesca. Simbolo di questa peculiarità, caro al sindaco di Furore Raffaele
Ferraioli, la volpe pescatrice rappresentata in una lastra di marmo applicata
alla base del campanile di Positano.
Tramonti, vite centenaria di uva Tintore |
«I tempi che viviamo - sottolinea il comunicato
stampa - vedono un progressivo abbandono dell’agricoltura e dei valori ad essa
legati, un tempo vivissimi nella ciclica celebrazione di feste dell’uva e del
vino nei principali Centri agricoli dell’ex Ducato di Amalfi». C’è da dire, a questo proposito, che lavorare
la terra è faticoso e per niente redditizio, e che l'accesso ai fondi agricoli, posti
alla sommità di ripide scalinate, in molti casi rimane difficoltoso. Una volta
ci fu chi propose di nominare i nostri agrumicoltori "custodi" dei propri
terrazzamenti, dalla cui tenuta dipende la salvaguardia del territorio dal
dissesto idrogeologico. Certo, ci sarebbe voluta un'integrazione del loro reddito da parte dello stato. Ma, in
tempo di recessione, chi se la sente di riprendere un discorso del genere?
Meglio della limonicoltura va la vinicoltura.
Mentre prima le uve prodotte erano in buona parte vendute a
personaggi venuti da fuori, oggi esse sono vinificate in loco, grazie alle
aziende vinicole che operano - egregiamente, alcune in modo eccellente - tra Furore, Ravello, Tramonti, e alla denominazione d’origine
controllata. Cito ancora il comunicato stampa: «La necessità di riaffermare la tradizione costiera della ‘coltura’ della vite e della ‘cultura’
del vino, di recuperare tecniche di
produzione e capacità di commercializzazione, di stimolare il restauro e
la valorizzazione di vigneti, la difesa e il ripristino dei terrazzamenti e, in
uno, la rinascita di un paesaggio di straordinaria rilevanza culturale ed
economica (il giardino che a Salvatore Quasimodo, nel suo Elogio di Amalfi,
ricorda i luoghi perfetti dell’infanzia) hanno favorito, nell’ambito degli
eventi S.M.I.L.E. (Special Meetings International Lab for Events) programmati
dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana,
la promozione da parte dell’Associazione “Giovane Europa” con il Centro,
della Mostra Bacco nel Mediterraneo. Venticinque secoli di civiltà del vino nel
‘Mare Nostrum’ che esalterà “il vino nella tradizione popolare” attraverso
l’esposizione di ceramica, stampe e arredi dal mito al XIX secolo, avvalendosi
della straordinaria e prestigiosa collezione di Gianni Brandozzi di Ascoli
Piceno, proprio in concomitanza con la Giornata Europea del Turismo del Vino
indetta dalla Rete Europea delle Città del Vino e, per la Costa, dai Comuni di
Furore e Tramonti».
La manifestazione si avvale dell'adesione della Regione
Campania, della Provincia di Salerno, dei Comuni della Costa, dell’Associazione
Culturale “Giovane Europa”, dell’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco
d’Ascoli” di Ascoli Piceno, della Fondazione “Federico II Hohenstaufen” di
Jesi, di Esperti e Docenti universitari e di rinomate Aziende Vinicole del
territorio.
QUESTO IL PROGRAMMA
- Venerdì 9 novembre, Amalfi, Arsenale della Repubblica
ore 17.30 - Saluti e benvenuto delle Autorità ai
convenuti. Inaugurazione della Mostra Bacco nel
Mediterraneo. XXV secoli di civiltà del
vino nel ‘Mare Nostrum’, a cura
dell’Associazione ‘Giovane Europa’
di Ascoli Piceno e del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, con la
consulenza storico-eno-gastronomica del Museo Archeologico di Napoli
- Sabato 10 novembre, partenza da piazza Flavio
Gioia
ore 8.00 -
Escursione a Ravello e Tramonti -
visita guidata presso le aziende vinicole
Ettore Sammarco di Ravello e Giuseppe
Apicella di Tramonti
ore 13.30 -
buffet a base di pietanze tipiche locali a Tramonti
ore 15.00-18.00, Tramonti, Sala municipale:
Special Meeting Bacco, vino e divino tra
tradizione e cultura del Mediterraneo (prima sessione). Indirizzo di saluto di Antonio Giordano, sindaco di Tramonti; interventi di: Giuseppe Gargano, del Centro di
Cultura e Storia Amalfitana, su Vino e olio: tecniche di coltivazione, produzione e
commercio da Amalfi al Mediterraneo; Laura Balestra, dell'Associazione Culturale “Giovane
Europa” di Ascoli Piceno, su Dioniso-Bacco: l’enigma del vin; Walter Scotucci,
dell'Archeoclub d’Italia – Roma, su Storia e fortuna del vino in area picena al tempo
dei Cesari. La produzione, il commercio e i suoi traffici.
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