Secondo la tradizione, fu il Poverello d'Assisi, venuto nel 1222 a pregare sulla tomba dell'apostolo Andrea, a fondare il convento francescano sul promontorio che divide Atrani da Amalfi. Lo storico edificio, nel 1821, fu trasformato prima in locanda, poi nel prestigioso Hotel Luna
Convento, gestito da allora dalla famiglia Barbaro. A breve, quindi, festeggerà i suoi primi duecento anni. In vista di tale ricorrenza, giovedì 27 settembre, alle ore
18.00, nell’antico chiostro dell'albergo, saranno esposte due
gigantografie artistiche, realizzate da Angelo e Claudio Tajani, che
illustrano il percorso del turismo amalfitano dall’epoca del
Grand Tour fino ai nostri giorni.
I pannelli evidenziano, attraverso
una selezione di autografi, giudizi, carmi ed immagini, estratti dai ”libri dei forestieri", la provenienza variegata dai cinque
continenti di pellegrini - richiamati dalle spoglie dell’apostolo Andrea,
tumulate nella cripta della Cattedrale -, viaggiatori - alla ricerca di
sensazioni particolari -, personalità internazionali del clero, della cultura,
dell’arte, dell’aristocrazia e della politica. Nella moltitudine degli ospiti di chiara fama che
hanno soggiornato al "Luna" dalla prima metà dell’Ottocento troviamo il papa Benedetto XVI quando era ancora cardinale, il sovrano di Svezia Gustavo Adolfo VI, da Principe Ereditario,
il drammaturgo Henrik Ibsen, che vi
scrisse "Casa di Bambola”, il
compositore Richard Wagner, che nella Villa Rufolo a Ravello trovò l’ispirazione
per il Giardino di Klingsor del "Parsifal”, gli scrittori Ferdinando
Gregorovius, Émile Zola, Simone de Beauvoir, Fredrika Bremer, Ellen Key, il
Patriaca di Costantinopoli Bartolomeo I, i Cardinali Tarcisio Bertone e Dionigi
Tettamanzi, il duca e la duchessa Savoia Aosta, il principe reggente di Lippe
in Germania, i due ultimi Gran Maestri dell’Ordine di Malta, statisti e politici quali Ivanoe
Bonomi, Benito Mussolini, Ferruccio Parri, Giorgio Almirante, il famoso
oncologo - sindaco di Milano e ministro della sanità - Pietro Bucalossi. Tra i
personaggi del cinema il ricordo va, inevitabilmente, a Anna Magnani, Ingrid Bergman,
Roberto Rossellini, Jennifer Jones.
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