Non so dire se domani
sera mi sarà possibile andare a Tramonti, dove è in programma il rituale
appuntamento del 10 agosto, “Calici di stelle”, organizzato dal Comune col
sostegno della Regione Campania (Assessorato all’Agricoltura e alle Attività
Produttive), dello Stapa Cepica di Salerno, della Provincia di Salerno, della
Comunità Montana dei Monti Lattari, dell’Associazione Nazionale “Città del
Vino”. In ogni caso, ringrazio il
sindaco Antonio Giordano per il cortese graditissimo invito.
Amo Tramonti e
apprezzo molto quello che, da un po’ di anni, si sta facendo per inserirla nei
circuiti turistici, grazie anche all’impegno dei tanti tramontani trasferitisi
(e affermatisi) altrove. Sono d’accordo con quanto è scritto nel comunicato
stampa: “In Costa d’Amalfi esistono luoghi dell’anima e luoghi che l’anima
sanno ancora difenderla. Tra questi, Tramonti, pudica e discreta cittadina
montana, che tra i suoi terrazzamenti scavati lungo i fianchi delle rocce
coltiva, sorprendentemente su piede franco, le sue gemme a bacche bianche e
rosse che danno vita a vini eleganti e di qualità”. Ed è soprattutto al vino,
oltre che a tante buone leccornie, che è dedicata questa notte di san Lorenzo,
all’insegna delle stelle cadenti. Non si tratta di una sagra, né di uno dei consueti eventi
gastronomici, destinati a scomparire dalla memoria, ma di una vetrina di tipicità per palati raffinati, capaci di
risvegliare il desiderio sopito delle cose buone. Una manifestazione, dunque, che
intende promuovere e valorizzare le risorse territoriali, integrando le
tradizioni storico-culturali con quelle rurali ed enogastronomiche in un unicum
in cui stelle, bellezze naturali e paesaggistiche fanno da cornice nella notte
di San Lorenzo.
“Calici di stelle”,
giunta alla VII edizione, nell’ottica del grande rigore e dell’alta qualità, in
accordo con l’Associazione “Città del Vino”, non è una sagra (ce ne sono troppe
in giro, per lo più banali): la manifestazione è rivolta "ad un pubblico di
amatori ed esperti che sappiano apprezzare e gustare i vini DOC Costa d’Amalfi
e i 'Terroir' locali, preziosità conosciuta in tutto il mondo. E così, in un
luogo che conserva intatto un intrinseco valore evocativo, la notte di San
Lorenzo si annuncia ancora più magica". Capolinea della Strada del Vino della
Costa d’Amalfi, sede della Casa del Gusto, patria della pizza d’esportazione e
dell’antico mestiere del casaro, Tramonti – dichiara con legittimo orgoglio il
comunicato stampa - alza i calici per brindare al successo di quanti continuano
a lottare con tenacia per nobili e per rilanciare produzioni agroalimentari che
resistono all’usura del tempo e alle nuove mode.
Teatro dell’happening
del sapore sarà l’antico chiostro del convento San Francesco, nella frazione
Polvica, dove, a partire dalle ore 21, si guarderanno le stelle col naso
all’insù stringendo tra le mani calici di bianco e rosso nettare delle uve. Vini
scelti ad accompagnare un gustosissimo menu, teso ad esaltare le tipicità del territorio
realizzate dalle aziende agricole (insaccati, fior di latte e formaggi ovicaprini),
dai ristoranti, dalle pasticcerie e dagli artigiani di Tramonti.
La manifestazione sarà
aperta, alle ore 18.30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Tramonti, da un
Convegno sul tema “La qualità a km zero: Tramonti capofila in Costa d’Amalfi
della filosofia slow, dai vini all’ovicaprino”. Dopo i saluti istituzionali di
Antonio Giordano, sindaco di Tramonti, Raffaele Ferraioli, coordinatore regionale
di Città del vino, Ferdinando Cappuccio, presidente dell’Enoteca provinciale,
sono annunciati gli interventi di Matteo Bottone, assessore provinciale a
Patrimonio, Cultura e Beni culturali, Antonio Fiore, giornalista del Corriere
del Mezzogiorno (tra i maggiori esperti di enogastronomia), Salvatore De Riso,
dell’Accademia Maestri Pasticceri, Luigi Scorziello, del Consorzio di Tutela
Vini di Salerno, Raffaele Beato, direttore dell’Osservatorio Appennino Meridionale,
Liliana De Curtis, figlia del grande Totò, Fabio Carlesi, segretario nazionale
Vini Enoteca Italiana. Le conclusioni saranno tratte dal giornalista e
scrittore Giuseppe Liuccio. Modera i lavori, il collega Mario Amodio.
Nessun commento:
Posta un commento