Gennaro, Chiara e Mamma Agata in cucina |
“Una passione per la cucina, una
cucina fatta con passione! E’ questo il binomio che meglio definisce l’arte
culinaria di Mamma Agata, la sua naturale attitudine per la preparazione di
piatti semplici e genuini, utilizzando esclusivamente materie prime locali ed
ortaggi coltivati dal marito Salvatore nell’orto di famiglia”. Già, ma dove? mi
domando, prima di mettermi alla ricerca di una risposta, che peraltro non tardo
a trovare. A Ravello, naturalmente! E dove, altrimenti! Eppure m’era sfuggito,
perché lì, a S. Cosmo, non mi capita di andarci da tantissimo tempo e poi perché… mannaggia l’età, che non mi permette
di star dietro a tutto ciò che avviene nella nostra costiera.
Apprendo così che a S. Cosmo di
Ravello, che è un posto straordinariamente bello, tutto proiettato sul mare, una casa antica di 250 anni, circondata da un giardino di limoni, è diventata la struttura agrituristica intitolata a Mamma Agata, dove lei
tiene lezioni di cucina mediterranea. E non solo lezioni: dato dalla teoria alla pratica (cioé alla consumazione) il passo è breve. I suoi piatti - lo leggo sul sito web, e mi fido - "sono tradizionali e gli ingredienti rigorosamente
semplici e genuini". Sia lodato il Cielo! E' da una vita che mi batto - recuperando vecchie ricette (ne ho pubblicate tante sul mio blog!) - per la tutela delle nostre tradizioni culinarie.
Leggo anche di una professionalità, la sua, acquisita sul campo, quando, ragazzina, cominciò ad armeggiare con pentole e fornelli, nella casa di una ricca signora americana. Si dimostrò subito brava e motivata, tanto che le fu affidato di preparare pranzi per personaggi del calibro di Fred Astaire, Anita Eckberg, Jacqueline Kennedy, Elisabeth Taylor e Humphrey Bogart, che le diede il nomignolo di Baby Agata.
Leggo anche di una professionalità, la sua, acquisita sul campo, quando, ragazzina, cominciò ad armeggiare con pentole e fornelli, nella casa di una ricca signora americana. Si dimostrò subito brava e motivata, tanto che le fu affidato di preparare pranzi per personaggi del calibro di Fred Astaire, Anita Eckberg, Jacqueline Kennedy, Elisabeth Taylor e Humphrey Bogart, che le diede il nomignolo di Baby Agata.
Ora le sue ricette sono raccolte nel libro: “Mamma Agata: Simple and Genuine” . Io l’ho
visto solo in copertina, il sorriso dell'autrice è accattivante.
Come lo è quel “Simple and Genuine” del titolo, in un’epoca in cui, sotto la spinta dell'inventiva, l'elaborazione delle pietanze è divenuta complicata, a volte in maniera esasperata. Forse più raffinata, ma con accostamenti che a volte lasciano perplessi.
Il libro, pubblicato in inglese (autoedito), e ora anche in tedesco (dalla casa
editrice Styria), è frutto di quattro anni di lavoro
della figlia Chiara e del genero Gennaro che ne hanno curato le varie fasi di
realizzazione: dai testi alle foto, dalla grafica all’impaginazione ed alla
stampa. Una bella fatica, anche questa, ma le
soddisfazioni già sono venute: come la vittoria del Gourmand Cookbook Award del
2010, nella categoria “Best Easy Recipe” (secondo solo al libro di Jamie
Oliver), il premio Grand Prize del Purple Dragonfly Book Award, nella categoria
“Food Related”, ed il First Place del Royal Dragonfly Book Award, nella
categoria “Food Related”.
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