Il terribile attentato di Brindisi ci ha lasciati sgomenti, angosciati. Spero che si sia trattato del gesto di un folle. Perché di tutto abbiamo bisogno in questo paese, in un periodo di crisi così difficile - basti pensare ai tanti suicidi, determinati da mancanza di lavoro, difficoltà economiche, impossibilità di far fronte al pagamento delle tasse -, fuorché di un ritorno del terrorismo, come purtroppo c'è da temere dopo il ferimento, a Genova, di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell'Ansaldo Nucleare.
Non ho voluto commentare l'episodio di Brindisi: non avrei saputo aggiungere nulla al linguaggio crudo delle immagini trasmesse dalla televisione.
Ritengo, tuttavia, giusto pubblicare qui la lettera che il professore Luca Mascolo (grazie per avermela inviata) ha voluto indirizzare agli studenti di Agerola, il comune della costiera (seppure in provincia di Napoli) del quale è sindaco.
Luca Mascolo |
"Care ragazze e cari ragazzi,
vi ho pensato molto in questi giorni, vi ho immaginati seduti tra i vostri
banchi sereni e con tante speranze, nelle vostre aule a temere qualche
professore o qualche interrogazione poco desiderata.
Ho visto tra le mura delle vostre classi il futuro della terra che
viviamo, nelle vostre capacità e nelle vostre intelligenze le risorse reali,
non solo di Agerola.
Mi sono sentito fiero di voi.
Per questo motivo ho deciso di scrivervi dopo il disumano gesto di sabato
che come sapete ha portato via Melissa, una ragazza di 16 anni.
Melissa voleva fare la modista, poi forse avrebbe cambiato idea e sarebbe
partita per l’America, poi forse avrebbe fatto per un periodo la cameriera,
magari avrebbe sposato un ragazzo del suo paese, di Mesagne in provincia di
Brindisi.
Melissa voleva vivere, voleva crescere, semplicemente, come voi.
Vi affidiamo alla scuola tutti i giorni per farvi venir su forti e
preparati, per farvi sviluppare curiosità, per potenziare le vostre capacità,
ed in fondo per proteggervi.
Gli adulti sono stati piccoli prima di voi e ora sanno quanto la vita riesca
a complicarsi nel tempo, sanno quanta fatica costi anche a voi crescere,
portare tutti i giorni uno zainetto pieno di libri e quaderni, pieno dei
vostri tanti sogni e progetti per il futuro.
Sabato scorso dei folli, degli uomini brutali e senza coscienza hanno deciso
di fare esplodere delle bombole dinanzi ad una scuola dove stavano entrando,
assonnate delle ragazze come voi.
Hanno voluto colpire basso, dove fa più male, alimentando la paura ed il
terrore.
Hanno portato via ai suoi familiari ed ai suoi amici la piccola Melissa.
Hanno provato ad uccidere la speranza che rappresenta la vostra generazione.
La speranza di una ripresa libera, di un Paese che in questo periodo sta
soffrendo, ma che fiero ed orgoglioso quale è non abbassa la testa.
Sant’Agostino diceva che la Speranza ha due bei figli : la rabbia nel
vedere come vanno le cose, il coraggio di vedere come potrebbero andare.
Fa rabbia vedere quello che è successo a Brindisi, fa rabbia pensare che
chiunque sia stato e chiunque pagherà, la piccola Melissa non tornerà a casa da
scuola come tutti i giorni.
Fa rabbia accendere la tv e continuare a sentir parlare di crisi, di
violenza.
Fa rabbia vedere che a pagare siano i più deboli, e stavolta i giovani.
Ma ci vuole coraggio, ed oggi ce ne vuole ancora di più.
Vedete, avere paura è normale, tutti ne abbiamo. E quando si ha paura che si
fa?
Si chiama la mamma o il papà, si pensa ad una cosa bella, si stringe la mano
ad un amico.
E questo si deve fare oggi che il futuro fa un po’ più paura. Dobbiamo
restare uniti.
Ancora non si conosce con precisone chi abbia ideato e concluso l’attentato
alla Scuola Morvillo Falcone, gli inquirenti stanno lavorando ininterrottamente
per individuare i colpevoli di un gesto cosi brutale.
Eppure l’Italia tutta sabato è scesa in piazza, ha mostrato solidarietà, ha
avuto coraggio di mettersi contro la prepotenza e l’odio dell’illegalità.
L’Italia tutta chiede Verità per poter fare Giustizia.
Perché sia stata la mafia, qualche mitomane o qualche altro attentatore, a
colpire la scuola di Brindisi è stata la vigliaccheria, la disumanità.
Noi invece vogliamo avere coraggio ed essere uomini degni di essere chiamati
tali.
Noi dobbiamo essere più forti e sentire il dovere di fare la nostra parte,
sempre.
Nell’osservare le regole nel quotidiano, nella fiducia nelle istituzioni,
nel rispetto delle altre persone: è in queste cose che c’è la democrazia vera.
Oggi più di ieri dobbiamo scegliere e restare dalla parte della legalità,
oggi più di ieri dobbiamo alzare la voce e puntare il dito contro la prepotenza
e la violenza di un sistema corrotto che ci vorrebbe tutti più deboli e
facilmente gestibili.
Lo dico a voi, provando a farvi capire cose difficili da comprendere, ma
chiedendovi di mantenere intatti i vostri sogni, autentiche le vostre speranza
e di combattere contro tutto e tutti per vederli realizzati.
Voi avete la forza dei vostri anni e dei vostri occhi puliti.
Non permettete a nessuno di portarseli via.
Dite di no alla violenza, alla corruzione, a chi vi promette scorciatoie per
arrivare, dite di no alle strade buie.
Restate dalla parte di chi lavora, di chi si affatica, di chi ci crede,
restate dalla parte dei colori.
Abbiamo bisogno di voi quanto voi di noi.
Il vostro amico sindaco
Luca".
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