"Primavera
Einaudi 2012” propone, in questo fine settimana, un duplice
interessante appuntamento.
Sabato 14
aprile, alle ore
17.30, presso il Punto Einaudi di corso Vittorio Emnanuele, a Salerno,
saranno presentati due libri: “Giù al Sud” di Pino
Aprile e “Controvento” di Antonello Caporale. Insieme
con gli autori, ne parlerà Isaia Sales, scrittore e docente di
Storia della criminalità organizzata nel Mezzogiorno d’Italia presso
l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
I due volumi
saranno riproposti all'attenzione domenica 15 aprile, alle ore 11.00,
presso l’Auditorium 01 della Fondazione MIdA (sito in via
Muraglione 18/20, a Pertosa). A dialogare con gli autori sarà, in questo
caso, Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente ed
esponente del Partito Democratico.
Con “Giù
al Sud. Perché i terroni salveranno l’Italia” Pino Aprile racconta del
suo viaggio a tappe verso il Meridione d’Italia, verso quei paesi, come la
Calabria, che pare esistano solo per la criminalità e la ’ndrangheta, ma
che invece rappresentano il terreno fertile per il risveglio dell’intera
nazione. «Mai ho viaggiato a Sud come in questi ultimi due, tre anni –
afferma -. Ed ogni volta mi sorprendo a fare il conto di quanto non ne so e
di quanto si possa percepire, di intenso, profondo, senza riuscire a cogliere
appieno il senso dell’insieme. Ho pensato che fosse più corretto raccontare le
tappe del mio viaggio, senza ricorrere ad artifici che le facessero diventare
parte di una narrazione unica».
Giornalista
e scrittore, Aprile è nato nel 1950 a Gioia del Colle (Bari). È stato
vicedirettore di “Oggi” e direttore di “Gente”, ha lavorato in
televisione con Sergio Zavoli nell’inchiesta a puntate “Viaggio nel
sud” e a Tv7, settimanale di approfondimento del Tg1. È
autore di libri tradotti in più lingue come “Elogio dell’errore” ed “Elogio
dell’imbecille”. Ha diretto il mensile “Fare vela” e scritto alcuni
libri sul tema, come “Il mare minore”, “A mari estremi” e “Mare,
uomini, passioni”. Nel marzo 2010 ha pubblicato il libro “Terroni”
(che ha ricevuto a Palermo il “Premio Augustale”, a Reggio Calabria il “Rhegium
Julii”, ad Aliano il “Carlo Levi” e ad Avezzano il “Marsica”), saggio
giornalistico che descrive in tono di invettiva gli eventi che hanno
penalizzato economicamente il Meridione, dal Risorgimento ai giorni nostri. Nel
2011, a New York (Manhattan), in concomitanza con la presentazione
dell’edizione americana del libro, gli è stato conferito il riconoscimento di “Uomo
ILICA 2011” (Italian Language Inter-Cultural Alliance).
Con “Controvento.
Il tesoro che il Sud non sa di avere”, Antonello Caporale pone
l’accento sul destino cui è condannato il Sud: bruciare la propria
ricchezza senza nemmeno averla riconosciuta. Attraverso alcune storie
esemplari, in cui si alternano duri toni di denuncia ed accenti lirici,
propone la ricostruzione delle vicende dell’eolico che a suo dire hanno «rivelato
la malattia endemica dell’Italia».
“Controvento” narra dell’ingresso di ospiti
scomodi ed inattesi nella vita di Antonio Colucci: le pale eoliche. Nel mondo
arcaico di Antonio quelle pale si muovono senza un perché. Del resto è una
ricchezza improvvisa e sconosciuta apparsa nel Sud dell’Italia, dove le pianure
non danno da vivere. Ai sindaci il vento piace, perché rappresenta una piccola
pensione sociale collettiva. Pochi soldi, ma cash, ora che le casse sono vuote.
E grazie a quegli industriali che fittano terreni (e coscienze) c’è una fatica
in meno da fare: pensare, organizzarsi, cercare il partner, produrre in
proprio.
Nato a
Palomonte, in provincia di Salerno, Antonello Caporale è giornalista de “la
Repubblica”, con cui collabora dal giugno del 1989 dopo una precedente
esperienza con il quotidiano “l’Unità”. Scrive di politica ed è ideatore
ed autore delle interviste “Senza rete”, raccolte in un volume dal
titolo “La Ciurma”, in cui compaiono anche degli inediti. Firma “Il
Breviario”, rubrica quotidiana di pillole di vita politica e, su Repubblica.it,
“Piccola Italia”. Ha fondato l’Osservatorio permanente del dopo sisma della
Fondazione MIdA. La sua bibliografia contiene anche: “Impuniti. Storia
di un sistema incapace, sprecone e felice” (2007); “Mediocri. I potenti
dell’Italia immobile” (2008); “Peccatori. Gli italiani nei dieci
comandamenti” (2009); “Terremoti Spa. Dall’Irpinia all’Aquila. Così i
politici sfruttano le disgrazie e dividono il Paese” (2010).
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