Una buona notizia. La do con vero piacere. Il
Comune di Maiori m'informa che, in collaborazione con la Soprintendenza per i
Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Salerno ed
Avellino, è assicurata la possibilità di visitare il complesso monumentale di S.
Maria de Olearia dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00
secondo il seguente calendario:
5
aprile, giovedì santo
6
aprile, venerdì santo
7 aprile, sabato santo
9 aprile, lunedì in
Albis
14 aprile, sabato
15 aprile, domenica
21 aprile, sabato
22 aprile, domenica
25 aprile, mercoledì
28 aprile, sabato
29 aprile, domenica
30 aprile, lunedì
1° maggio, martedì
5 maggio, sabato
6 maggio, domenica
L’Abbazia di s. Maria de Olearia è situata lungo la strada statale della
Costiera amalfitana, tra Capo d’Orso e Maiori.
In una nota stilata dal Centro
di Cultura e Storia Amalfitana, leggo: “Dalla strada sono visibili i resti di strutture che un tempo devono
aver formato delle costruzioni monastiche, ma che nel corso dei secoli sono
state trasformate in abitazioni private. Non si penserebbe mai che dietro e
dentro questa massa indistinta di costruzioni siano nascosti i resti di un
ambiente monastico del primo Medioevo. L'importanza di questo posto non è data
dal fatto che si trattava di un complesso di grande entità del suo tempo, ma
dal fatto che costituisce una rara e preziosa testimonianza di arte e
architettura del primo Medioevo nell'intero Ducato di Amalfi. In verità, niente
fa pensare che S. Maria de Olearia sia stata più di un modesto romitaggio o
monastero; la sua importanza nei tempi moderni supera di gran lunga il ruolo
avuto nel Medioevo.”
L’interesse è legato soprattutto agli affreschi vi
sono conservati: sul muro orientale
dell'anticamera della Cripta, la Vergine
coi Santi. A destra, un santo barbuto che indossa una tunica bianca e un mantello giallo; alla sinistra un santo in armi. Proseguendo
nella cripta, tre figure con aureola, le cui teste, purtroppo, sono state rimosse.
Si presume che si trattasse di Cristo, S. Giovanni Battista e S.
Giovanni Evangelista.
Nell’abside centrale della cripta c’è un Cristo, in piedi, vestito di una
tunica bianca con un mantello d'oro con ai lati due arcangeli bizantini. Una
rampa di scale conduce alla cappella principale, costituita da un ambiente a
volta a croce e spazi secondari con volta a botte. Di quella che, forse, era una
immagine di Cristo rimane solo una cornice. Nella cappella, però, sono
visibili: L'Annunciazione, La Visitazione, L'adorazione dei Re Magi, Il primo
bagnetto di Gesù, con due levatrici, ed altre scene della vita di Cristo che si
concludono con la crocifissione. Dalla terrazza antistante la cappella principale si arriva alla cappella di San Nicola. All'esterno, sulla
facciata che dà sul cortile principale, è possibile ammirare un medaglione con La
Mano di Dio e poi due figure di Angeli osannati. Nell'abside della cappella, l'immagine della Vergine Maria col Bambino,
con San Paolino a destra e San Nicola a sinistra, identificati per una
iscrizione. Entrambe le figure sono in abiti vescovili e portano un libro.
Sull'arco dell'abside, San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista. Altri
affreschi rappresentano S. Nicola che salva tre uomini da una esecuzione; e lo stesso santo che appare a Costantino e a Abalabio. Sia gli
affreschi della cappella principale sia quelli della cappella di S. Nicola sono
riferibili all''XI secolo.
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