Ho già segnalato il concerto di Vinicio Capossela, in
programma questa sera ad Acciaroli, nell’ambito di “ViviamoCilento”.
Domani sera, domenica 29 aprile, alle ore 19.30, nello stesso luogo, la manifestazione propone un altro appuntamento che merita di essere sottolineato. Protagonista, questa
volta, Daniele Silvestri con S.C.O.T.C.H., che è stato uno dei grandi eventi
musicali del 2011 e sarà uno dei punti culminanti di questo Festival che si sta
svolgendo tra cielo e mare, tra profumi e sapori, musica e poesia, storia e
leggenda e che si caratterizza come un momento di festa, d’incontro, di cultura
e di valorizzazione del territorio e dei suoi valori più autentici.
Nel suggestivo spazio
all’aperto di Torre Caleo di Acciaroli, col palcoscenico a pochi metri dal mare,
Silvestri si esibirà con la band che lo ha accompagnato in tutta la sua storia musicale live:
insieme a Daniele, alla chitarra e al pianoforte, i “Soliti noti”, Piero
Monterisi alla batteria, Maurizio Filardo alle chitarre, Gianluca Misiti alle
tastiere, Gabriele Lazzarotti al basso e Ramon Josè Caraballo alla tromba e alle
percussioni (nel disco originale contribuivano anche gli interventi di
artisti-amici quali Niccolò Fabi, Pino Marino, Diego Mancino, Raiz, Stefano Bollani, Peppe Servillo e lo scrittore Andrea Camilleri).
«S.C.O.T.C.H. – leggo
nel comunicato che mi è pervenuto - prima di
tutto è un brano, una sorta di manifesto del disco, di cui rappresenta una
perfetta sintesi: attraverso uno stile più cinematografico che di
forma-canzone, Lo scotch
riproduce appieno la totale libertà che si respira nell’intero album che
accoglie e raccoglie sperimentazioni, riflessioni, giochi e ‘divertissement’ di
ogni genere con la collaborazione attiva di amici artisti che sono passati in
questo disco, lasciando qualcosa di sé, un saluto, un omaggio. S.C.O.T.C.H. è anche il termine
scelto per il titolo dell’album: una parola che rappresenta un oggetto di uso
comune, quindi spesso pronunciata, ma con un nome molto insolito; così come il
disco, che si mostra anomalo e particolare in ogni suo aspetto, ma solo ad un
ascolto fatto con attenzione. Infine, c’è lo scotch usato nella foto di
copertina: qualcosa che trattiene e che impedisce di andar via, al contrario di
ciò a cui Daniele sembra aspirare in alcuni dei brani dell’album. Oltre a
questa sua canzone-manifesto, Daniele Silvestri sicuramente farà ascoltare
canzoni ormai celebri quali ‘Le navi’, ‘Precario
è il mondo’, ‘Io non mi sento italiano’, ‘L’appello’.»
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