Ho ricevuto un cortese graditissimo invito da Arti
grafiche Boccia spa, che il 15 maggio, alle ore 10.30, nello stabilimento
di Salerno (zona industriale),
festeggia il suo cinquantesimo anniversario (+1). Ci andrò con
vivo piacere. L’azienda tipografica, fondata nel 1961 da Orazio Boccia, della quale è amministratore delegato il presidente
della Piccola Industria e Vice presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, è
tra le principali del settore a livello europeo, per dimensioni, fatturato, ma soprattutto per la qualità delle intuizioni e delle scelte imprenditoriali.
Ci andrò, perché il mio amore per l’arte della stampa – me
lo sono portato dietro tutta la vita – risale al tempo della primissima
giovinezza quando, ad Amalfi, ho avuto modo di fare esperienza in tipografia.
Ero in ufficio, vero, ma correggevo anche le bozze e, nei momenti di pausa, correvo a curiosare tra i banchi di lavoro: m’incantava la velocità con la quale
Saverio prendeva i pezzettini di piombo da una grande cassettiera, ripartita in
tanti minuscoli contenitori, e li allineava per comporre la riga di scrittura,
che veniva adagiata e bloccata nella 'forma'. Nascevano così, riga su riga, le
pagine del libro che poi, dopo il ‘taccheggio’ (si usavano minuscoli pezzetti
di carta per eliminarne le differenze di spessore), andavano in 'macchina'. A stampa avvenuta, con la
stessa velocità, Saverio procedeva alla scomposizione, senza paura di sbagliare.
Ogni tassello tornava al suo posto d’origine. Non nascondo che, a volte, la
sera, dopo che gli operai erano andati via, mi cimentavo nella composizione,
usando ovviamente solo lettere grandi: realizzavo dei manifesti di burla e ne stampavo qualche copia usando il 'tirabozze'. Mi sembrava d’essere un genio. Quei manifesti, di
notte, venivano incollati alla vetrina
di Alfonso, un indimenticabile amico, che aveva un’attività commerciale, facendolo
incavolare non poco.
Nel corso della vita ho avuto ancora possibilità di
far cose piacevoli, a contatto con la stampa: la revisione delle bozze di libri,
ad esempio, che mi ha gratificato molto. Ricordo l’emozione che mi
prese, qualche anno fa, quando, nella tipografia di Amilcare Pizzi a Cinisello
Balsamo, ebbi tra le mani – da leggere e correggere - il catalogo della mostra
di Picasso, che si stava organizzando a Como. Devo dire, però, che i nuovi
impianti a offset, meravigliosi, perfetti, non hanno il fascino delle vecchie
rumorose rotative (neppure di una Heidelberg, col suo braccio agile
come il tergicristallo di un’auto) e degli indimenticabili cliché di zinco.
Condivido i sentimenti espressi mirabilmente da Pablo Neruda
in questi suoi versi: "Lettere, /
continuate a cadere / come indispensabile pioggia / sulla mia strada. / Lettere
di tutto / ciò che vive / e che muore, / lettere di luce, di luna, / di
silenzio, / di acqua, / io vi amo, / e in voi /
raccolgo / non soltanto il pensiero / e la lotta, / ma anche i vostri
vestiti, / i vostri sensi / e i vostri suoni: / A / della gloriosa avena, / T /
di terra e di torre / ed / M / come il tuo nome di mela."
Dunque, il 15 maggio, la Arti
grafiche Boccia spa celebra i 50 + 1 anni della sua attività,
caratterizzata da una crescita costante, che l’ha portata ad essere una realtà
internazionale, che fa onore a Salerno. E non solo a Salerno: all’intero
Meridione. Ma, più ancora, fa onora all’Italia, dato che l’azienda è presente,
oltre che a Roma e a Milano, anche a Londra e Parigi. Vi sono dati oggettivi a
supporto di questo successo: un organico di quasi 160 persone, aumentato del 35
per cento nell’ultimo quinquennio; un’esportazione che interessa dieci paesi e
tre continenti; un fatturato che nel 2011 ha raggiunto quasi 45 milioni di
euro.La Arti grafiche Boccia spa stampa quotidiani, riviste
specializzate, prodotti per la grande distribuzione organizzata, etichette per
i comparti dell’agroalimentare, del beverage e del pet food. Non solo.
Stampa libri di pregio e cataloghi d'arte. E’ recente la notizia che la Fondazione
Valenti le ha affidato la realizzazione di centocinquanta cartelle con
alcuni dei più bei dipinti di Maurizio Valenzi, che fu sindaco di
Napoli, ma soprattutto un artista di grande personalità, di straordinaria
sensibilità. Per queste litografie saranno utilizzati impianti
all’avanguardia, prime installazioni assolute in Europa. Per dotarsene,
l’azienda, tra il 2003 al 2011, ha effettuato investimenti per oltre 56
milioni, pari al 21,3% del fatturato realizzato nello stesso periodo.