Venerdì
9 marzo, alle ore 19.00, a Moio della
Civitella, spettacolo teatrale dal titolo “Beviamo
le Stelle” nell’ambito del primo Festival della natura tra mito e realtà
storica che si sta svolgendo in alcuni comuni del Cilento.
Con
“Beviamo le Stelle” Teatrocontinuo e Abracalam si propongono di raccontare
storie d’acqua e di vino con un lavoro a metà tra il sacro e il popolare, dedicato
sia al culto dell’acqua e alla sua sacralità, sia al suo uso quotidiano, in particolare con il
lavoro delle lavandaie in un passato non tanto lontano. E ancora, in un
incontro immaginario, Dioniso e Noè parleranno dei loro mondi, di inondazioni e
dell’incontro con la vite.
Acqua,
quindi, come madre buona quando nutre la terra, disseta e lava, ma anche
matrigna quando scarseggia o si scatena con la forza devastante del diluvio e
delle alluvioni; vino come piacere quando viene consumato con parsimonia ed
eleganza, ma anche pericoloso quando se ne abusa, come sta accadendo in tutte
le culture e civiltà di ogni latitudine del pianeta.
Sono
temi suggestivi e di forte attualità che invitano ad alcune considerazioni e
domande: come salvaguardare l’acqua, soprattutto ora che viviamo questo bene in
termini di abbondanza al punto di abusarne fino allo spreco, senza rivolgere
mai lo sguardo alle aree assetate del pianeta? Come fare un buon uso del vino,
bevanda piacevole e rituale, con le sue rappresentazioni simboliche, come ce lo
propone Dioniso, e non in quanto espressione di un paradiso di evasione,
facile, artificiale e a buon mercato?
La narrazione non procede in senso
logico ma per immagini, con una scrittura scenica che privilegia l’estetica
visiva a quella letteraria e la rende comprensibile al di là dei significati del
testo.
In scena due compagnie: accanto a
Luciana Roma, Erica Taffara, Gianni Bozza, di Teatrocontinuo, ci saranno Roberto Caruso, Cristina Minoja della
compagnia Abracalam. Con sonorizzazioni, canti e percussioni di
Luciana Roma e Roberto Caruso, per la regia
di Ninì Scolari.
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