Giovedì 29 marzo, alle ore 18.30, al MARTE
Mediateca di Cava de’ Tirreni, si presenta “I Fiori di Kirkuk”, romanzo di
Fariborz Kamkari (Cooper editore). Con l'autore, ne discuteranno Alfonso
Amendola, Pina De Luca e Giuseppe D’Antonio. Subito dopo, sarà proiettato
il film tratto dal libro.
Nella stessa mattinata, alle ore 10.30,
presso l’Università
degli Studi di Salerno, è previsto un incontro con Kamkari, nell’ambito della rassegna “Film Idea”, con
interventi dei docenti
Alfonso Amendola, Pietro Cavallo, Gino Frezza e Pasquale Iaccio.
Si tratta di un romanzo intenso e appassionante. Il motivo di Romeo e Giulietta è
ambientato in Iraq,
durante gli anni Ottanta, al tempo del genocidio dei Curdi. Solo che qui la storia d'amore e morte non parte dall'ostilità di
famiglie rivali, ma dalla violenta contrapposizione di etnie. I mondi in conflitto di Najla, figlia di una
ricca famiglia araba di Baghdad vicina al partito di Saddam Hussein, e di Sherko, giovane
medico curdo che lavora per un’organizzazione umanitaria, non permettono
l’unione. La ragazza, per amore, scoprirà lo sterminio dei curdi e, schierandosi dalla loro parte, attraverserà tutte
le tragiche tappe dell'orrore: la lotta, la prigione, la tortura, fino a
identificarsi nella morte, in una fossa comune, con le vittime. Sotto il brutale
regime di Saddam Hussein, Najla
è costretta a scegliere tra i suoi sogni ed i propri ideali e
le tradizioni della sua famiglia. Una potente riflessione sulle persecuzioni razziali
e sull’inutilità della guerra
in contrapposizione alla necessità dell'amore.
Subito dopo la presentazione de
“I
Fiori di Kirkuk”, sempre al MARTE sarà proiettato il film tratto dal
romanzo. La pellicola (prima internazionale girata in Iraq dall’inizio della
guerra nel 2003) è nata grazie ad una produzione internazionale, in primis la casa di produzione Oskar di
Dorotea, Michelangelo e Francesca Morlicchio, ed ha inoltre vinto il Globo d'Oro 2011. Il
riconoscimento, assegnato ogni anno dai giornalisti della stampa estera
accreditata in Italia, è andato a Mohamed
Zouaoui, come miglior attore rivelazione. La colonna sonora del
film è stata affidata al collettivo multietnico romano Orchestra di Piazza Vittorio.
Scrittore e regista curdo,
Fariborz
Kamkari vive e lavora in Italia. Ha scritto e diretto numerosi
cortometraggi e sceneggiature per il cinema
e la televisione.
Oltre a “I Fiori di
Kirkuk” (2010), tra i suoi lavori sono da ricordare il thriller
“Il capitolo proibito”
(2005), opera con cui vince il premio come Miglior Regista al
Festival Indipendente di Bruxelles (2006), e il docu-drama “Black Tape” (2002),
Gran Premio della Giuria al Festival Cinequest 2003 e in concorso anche al
Festival di Venezia.
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