martedì 27 marzo 2012

AL "MARTE" DI CAVA DE' TIRRENI, CON "I FIORI DI KIRKUK", SI DISCUTE DELLO STERMINIO DEI CURDI


Giovedì 29 marzo, alle ore 18.30, al MARTE Mediateca di Cava de’ Tirreni, si presenta “I Fiori di Kirkuk”, romanzo di Fariborz Kamkari (Cooper editore). Con l'autore, ne discuteranno Alfonso Amendola, Pina De Luca e Giuseppe D’Antonio.  Subito dopo, sarà proiettato il film tratto dal libro. Nella stessa mattinata, alle ore 10.30,  presso l’Università degli Studi di Salerno, è previsto un incontro con Kamkari, nell’ambito della rassegna “Film Idea”, con interventi dei docenti Alfonso Amendola, Pietro Cavallo, Gino Frezza e Pasquale Iaccio.

Si tratta di un romanzo intenso e appassionante. Il motivo di  Romeo e Giulietta è ambientato in Iraq, durante gli anni Ottanta, al tempo del genocidio dei Curdi. Solo che qui la storia d'amore e morte non parte dall'ostilità di famiglie rivali, ma dalla violenta contrapposizione di etnie. I mondi in conflitto di Najla, figlia di una ricca famiglia araba di Baghdad vicina al partito di Saddam Hussein, e di Sherko, giovane medico curdo che lavora per un’organizzazione umanitaria, non permettono l’unione. La ragazza, per amore, scoprirà lo  sterminio dei curdi e, schierandosi dalla loro parte, attraverserà tutte le tragiche tappe dell'orrore: la lotta, la prigione, la tortura, fino a identificarsi nella morte, in una fossa comune, con le vittime. Sotto il brutale regime di Saddam Hussein, Najla è costretta a scegliere tra i suoi sogni ed i propri ideali e le tradizioni della sua famiglia. Una potente riflessione sulle persecuzioni razziali e sull’inutilità della guerra in contrapposizione alla necessità dell'amore.

Subito dopo la presentazione de “I Fiori di Kirkuk”, sempre al MARTE sarà proiettato il film tratto dal romanzo. La pellicola (prima internazionale girata in Iraq dall’inizio della guerra nel 2003) è nata grazie ad una produzione internazionale, in primis la casa di produzione Oskar di Dorotea, Michelangelo e Francesca Morlicchio, ed ha inoltre vinto il Globo d'Oro 2011. Il riconoscimento, assegnato ogni anno dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia, è andato a Mohamed Zouaoui, come miglior attore rivelazione. La colonna sonora del film è stata affidata al collettivo multietnico romano Orchestra di Piazza Vittorio.

Scrittore e regista curdo, Fariborz Kamkari vive e lavora in Italia. Ha scritto e diretto numerosi cortometraggi e sceneggiature per il cinema e la televisione. Oltre a “I Fiori di Kirkuk” (2010), tra i suoi lavori sono da ricordare il thriller “Il capitolo proibito” (2005), opera con cui vince il premio come Miglior Regista al Festival Indipendente di Bruxelles (2006), e il docu-drama “Black Tape” (2002), Gran Premio della Giuria al Festival Cinequest 2003 e in concorso anche al Festival di Venezia.

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