“Varese non è Salerno”: la frase campeggia in un manifesto
lungo sei metri, affisso nella città
lombarda, amministrata dalla Lega. Certo che non lo è, perché Salerno, tutta distesa
sul mare, baciata dal sole, l'accarezzano la tramontana, il libeccio e il maestrale; mentre Varese, immersa nel verde, proiettata sul lago, percorsa dal fiume Olona, è protetta dalle
cime innevate delle Alpi. Due belle città, non c'è da dubitarne, con peculiarità
e vocazioni diverse. E allora perché quel manifesto,
che a una prima lettura poteva sembrare offensivo?
“Varese non è Salerno”, tuttavia spera di diventarlo, almeno per ciò che riguarda il successo nella raccolta differenziata dei rifiuti. Proprio
per questo, il sindaco
lombardo Attilio Fontana ha chiesto aiuto al collega Vincenzo De Luca. "Il Comune di Varese - ha scritto - intende svolgere una campagna pubblicitaria per sensibilizzare la cittadinanza alla differenziazione dei rifiuti. Ti informo che nei manifesti faremo riferimento alla Tua città in quanto considerata modello di riferimento per i brillanti risultati raggiunti nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Sarebbe molto importante per me poter ricevere un Tuo contributo scritto che illustri le azioni e i risultati conseguiti nella Tua città per poter meglio promuovere adeguatamente anche nella mia città la campagna che mi accingo ad avviare".
Nella risposta, dopo aver incassato l'apprezzamento, il sindaco di Salerno , De Luca, ricorda che "Salerno non ha mai conosciuto dal 2006 un solo
giorno di emergenza rifiuti nonostante la disastrosa situazione di Napoli e di
tanti altri centri della regione che purtroppo il mondo intero ha avuto modo di
conoscere". Poi aggiunge: "Abbiamo analizzato con grande scrupolo le esigenze del nostro
territorio, delle famiglie, delle imprese e stilato un rigoroso piano
industriale per trasformare i rifiuti da problema in risorsa. I vari steps
sono stati attuati con grande determinazione operativa: razionalizzazione del
servizio di spazzamento; estensione progressiva del servizio di raccolta
differenziata porta a porta dei rifiuti solidi urbani a tutto il territorio
cittadino; costruzione di due isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti
ingombranti; realizzazione di un sito di trasferenza per la gestione dei flussi;
apertura di un moderno impianto di compostaggio che assicura lo smaltimento
dell’umido e la produzione di energia da biomasse; intensificazione dei
controlli per la prevenzione e repressione degli abbandoni illegali di rifiuti.
A questo programma abbiamo aggiunto anche la realizzazione di un Parco
Fotovoltaico. In questo modo riusciamo a tenere pulita la nostra città, a
ridurre la bolletta energetica ed a contenere i costi della TARSU per i nostri
concittadini. Oggi Salerno è una città virtuosa che anche l’Unione europea
indica come esempio".
Insomma, il Sud - in questo caso Salerno - "docet", fa scuola.
Un bel biglietto da visita per i nostri conterranei che vivono nel Nord Italia.
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