Come avevo annunciato, è stato presentato stamattina alla
Bit (Borsa internazionale del turismo) di Milano, presso lo Stand della Provincia di Salerno, il nuovo piano
industriale della Fondazione Ravello che punta a dare nuovo sviluppo alla
proposta culturale della “città della musica”, ampliandone il potenziale di
attrattiva turistica anche al di fuori del periodo estivo, grazie alla
disponibilità di tre strutture di pregio esclusivo quali Villa Rufolo, Villa
Episcopio e l’Auditorium Oscar Niemeyer. Il progetto, denominato "Ravello Dieci/12" prevede la distribuzione su dieci mesi di eventi performativi, mostre, incontri, masterclass e corsi
di formazione, che si aggiungono ai due concerti di apertura e chiusura (a
Pasqua e a Natale). Fiore all'occhiello di questo progetto continuerà ad essere il Ravello Festival, che quest’anno
avrá un tema conduttore suggestivo: “Memorie”.
Un momento della presentazione |
A illustrare il canovaccio del percorso
artistico è stato Stefano Valanzuolo, direttore delle ultime edizioni del
Festival estivo, insieme con il presidente della Provincia di Salerno,
Edmondo Cirielli. La presentazione è avvenuta alla presenza del sindaco
di Ravello, Paolo Vuilleumier, di numerosi tour operator e giornalisti della
stampa turistica.
Il
progetto “Ravello Dieci/12” punta a
rendere fruibile - già a partire dalla stagione 2012 e per quelle a venire - il
contenitore Ravello, incrementando i flussi turistici nella logica di
destagionalizzazione, puntando ad un’offerta (ed alla relativa risposta di
pubblico) distribuita nell’arco dell’intero anno solare.
“Ravello Dieci/12”
nasce quale logico complemento e conseguenza naturale del Ravello Festival,
innestandosi sul tronco vigoroso della prestigiosa manifestazione estiva
multidisciplinare, utilizzando in termini di organizzazione e ideazione il know how della Fondazione Ravello (che
da nove anni gestisce il Festival con risultati giudicati eccellenti dalla
stampa e dai media italiani e stranieri, oltre che da un pubblico sempre più
ampio), sfruttandone in modo virtuoso il potenziale comunicativo ampiamente
collaudato.
Notizie che accendono nuove speranze nel buio in cui ci troviamo immersi
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