mercoledì 11 gennaio 2012

LETTERA APERTA AL SINDACO DI MAIORI. UNA MULTA. PER CHE COSA, NON LO SO

Da quando guido l’auto, ed è quasi mezzo secolo, non sono mai stato contravvenzionato. Mi hanno educato a rispettare le regole. So bene, però, che - come in amore - c’è sempre una prima volta… A me è capitato a quasi 77 anni d’età.
Nel pomeriggio del 2 gennaio (primo giorno non festivo del 2012!) ho parcheggiato la vettura nell’area delle “palazzine” riservata ai residenti. Esponendo, come ho sempre fatto, il relativo contrassegno: quello del 2011, ovviamente, in attesa del rinnovo, che di solito avviene – lo so per esperienza - nel mese di gennaio. Anche le altre macchine in sosta (quelle che ho avuto modo di osservare) esponevano lo stesso contrassegno. Se la multa, perciò, è scaturita da questo elemento mi sembra un’esagerazione (o una ‘persecuzione’, nel caso fossi stato l’unico a subirla).
Un “addetto ai lavori” mi dice che essa potrebbe essere stata determinata da altro motivo: dal fatto, cioè, che dall’inizio del 2012 i residenti, per parcheggiare, devono pagare un ticket nella misura di € 0,30 al giorno (fino all’anno scorso, il parcheggio era a pagamento solo nel periodo 15 maggio – 15 settembre). Io non lo sapevo, perché mancavo a Maiori da prima di Natale. Trenta centesimi di euro sono una cifra irrisoria, nonostante la crisi. La contravvenzione moltiplica questo importo addirittura per 130.
Secondo me è mancato un po’ di buonsenso, che – come diceva Giusti – ormai, nella nostra società, e nelle nostre istituzioni, è scomparso: “la scienza, sua figliuola, l’uccise per veder com’era fatto”. Si sarebbe potuto lasciare – per un paio di giorni - un biglietto con un avvertimento, in modo da rendere edotto l’utente (non informato, distratto, ignorante, definiamolo come vogliamo) della "novità" partorita dalla civica amministrazione. Nel mio caso, e a testimonianza della buona fede, c’è un particolare che mi va di sottolineare: insieme al contrassegno esponevo il tagliando dell’ultimo ticket, pagato il 13 settembre 2011, che  (la data vi è riportata ben chiara) dovrebbe valere fino al 15 maggio prossimo. Conclusione. Mi sembra che certi “marchingegni” siano studiati e attuati solo per far cassa. Sempre, e comunque, a scapito del cittadino.
Ho pagato la multa, ovviamente (se l’avessi contestata mi sarei astenuto da commenti). Potrei fare altre considerazioni sull’episodio, ci rinunzio. Però una domanda mi sento di porla al sindaco e agli altri amministratori. Ho almeno il diritto di sapere per quale infrazione sono stato penalizzato? Io ho formulato solo delle ipotesi. Sfido a interpretare quello che c’è scritto sul retro del bollettino di versamento sul c/c lasciatomi attaccato al parabrezza dall’accertatore di turno.

1 commento:

  1. Salvatore Sorrentino11 gennaio 2012 alle ore 02:43

    Caro Sigì.
    Credo che tu abbia inviato per posta, anche elettronica, la lettera. Hai, poi, avuto risposta?
    Mi piacerebbe conoscere il testo di essa.
    Purtroppo, anch'io, a Maiori, ho pagato una bella contravvenzione, senza sapere il perché. Ma, oggi, non conviene più ricorrere, costa troppo. Perciò, come hai fatto tu, conviene pagare.
    Però, da quel giorno, io, a Maiori, non sono più andato a fare shopping. Negozianti, drizzate le orecchie!
    Salvatore Sorrentino - Ravello

    RispondiElimina