lunedì 30 gennaio 2012

AGEROLA, UN MASTER IN FOOD CULTURE E COMMUNICATIONS



Un master internazionale in "Food Culture e Communications" ad Agerola? E perché no, considerate le risorse  -  tipiche, genuine, di grande attrattiva -  di questa cittadina, che rappresenta il cuore dei monti Lattari. L'iniziativa, voluta fortemente dall’amministrazione comunale, in collaborazione con Slow Food Campania ed in particolare con la dottoressa Donatella De Nuptiis, esperta in Turismo enogastronomico e Food culture, mira a fornire agli studenti una conoscenza approfondita del concetto di qualità attraverso un approccio antropologico, storico ed economico del consumo alimentare, per arrivare alle strategie di comunicazione, promozione e vendita.
Carlo Petrini (a destra) e il sindaco di Agerola
Giovedì 2 febbraio, 29 studenti, esperti e professionisti del settore, appartenenti a sedici nazionalità diverse, provenienti dall’Università di Scienze Gastronomiche, ideata dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini, faranno tappa ad Agerola nel loro viaggio didattico alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche locali. Lezioni, esercitazioni e degustazioni renderanno merito al vasto paniere gastronomico di cui Agerola vanta in termini di qualità e genuinità (basti ricordare la mucca 'agerolese' e il provolone del Monaco, l'arte della salata, l'insuperabile tarallo e i favolosi biscotti di grano integrale o di granone).
“Ospitare questo genere di attività didattica – dichiara il sindaco, Luca Mascolo - significa offrire esperienze formative inedite e innovative, dove la conoscenza dei saperi tradizionali avviene non solo attraverso il normale percorso accademico con lezioni frontali in aula, bensì attraverso l’interazione diretta con i contadini e i produttori, i veri manutentori del territorio”.
Il Master post-lauream in Food Culture and Communications è rivolto principalmente ad un pubblico internazionale che desidera sviluppare un approccio innovativo allo studio del cibo e ai suoi codici comunicativi. E come tale oggetto di studio è la varietà delle culture materiali e delle gastronomie del mondo, le forme e le tradizioni legate al cibo, dal punto di vista della valorizzazione delle tecniche di trasformazione delle materie prime in alimenti che rispecchino i criteri di qualità (in relazione alla cultura del paese di origine), salubrità (conoscenza ed esaltazione della biodiversità) e sostenibilità ambientale, economica e sociale.




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